IEG – “Gli eventi fieristici e congressuali in forma fisica hanno valenza insostituibile”

“La pandemia ha dimostrato che gli eventi fieristici e congressuali svolti in forma fisica hanno una valenza insostituibile e gli strumenti digitali rappresentano un supporto dalle grandi potenzialità. Inoltre, tutti gli attori del mercato fieristico e congressuale, pur in un contesto caratterizzato ancora da elementi di incertezza, stanno aderendo con grande entusiasmo a questa ripartenza dell’attività. Questi sono i segnali concreti che consentono al Gruppo IEG di guardare al futuro con fiducia, consapevole che la propria attività rappresenta un pilastro fondamentale nelle strategie di rilancio e di crescita delle imprese del nostro Paese”.

Sono queste le considerazioni di Italian Exhibition Group sul futuro del settore fieristico che lo scorso 15 giugno ha visto una ripartenza delle proprie attività (1° luglio per i congressi) dopo un primo semestre caratterizzato da un contesto ancora del tutto eccezionale.

Nei primi sei mesi dell’esercizio le misure restrittive hanno comportato l’impossibilità di svolgere il proprio core business per le imprese del settore fieristico e di conseguenza IEG ha concentrato i propri sforzi nella preparazione delle attività in vista della ripartenza, mettendo in pratica un puntuale e meticoloso controllo dei costi, nonché dei flussi finanziari.

Una strategia che ha permesso di riportare risultati in linea con le attese, con ricavi a 7 milioni (61,8 milioni 1H20), un Ebitda negativo per 14,1 milioni (Ebitda positivo per 15,6 milioni 1H20) e un risultato netto di competenza del gruppo negativo per 25 milioni (9,8 mln 1H20). Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2021 la PFN monetaria risultava pari a 115,3 milioni (vs 93,3 mln al 31 dicembre 2020).

Numeri congruenti con le attese di TP Icap, che ha ribadito il giudizio “Buy” aggiungendo di voler rivalutare il titolo nei prossimi mesi man mano che riprenderà l’attività fieristica. L’attuale prezzo obiettivo indicato da TP Icap, pari a 4 euro, incorpora un potenziale rialzista del 28,6% rispetto alla chiusura di ieri a 3,11 euro.

Ricordiamo in merito che il titolo è seguito anche dagli analisti di Equita Sim e Intermonte, i quali assegnano rispettivamente a IEG un prezzo obiettivo di 3,60 euro (potenziale upside +16%) e di 3,70 euro (potenziale upside +19%). Nel dettaglio, Intermonte Sim ha alzato il proprio target price da 3,40 dopo la diffusione dei risultati 1H21, soffermandosi sulle prospettive di ripartenza del settore. Come riportato dagli analisti negli update, nel corso della conference call dedicata alla presentazione dei risultati è emersa la fiducia del management per l’andamento del secondo semestre, sostenuta dai segnali positivi in arrivo. L’obiettivo prevede il raggiungimento di un fatturato per gli eventi 2H21 pari a circa il 60% del fatturato 2H19 (ottima view con attese superiori per VicenzaOro ed Ecomondo).

La ripartenza delle attività fieristiche, in presenza dal 15 giugno e congressuali dal 1° luglio, è stata inoltre effettuata all’insegna dei massimi livelli di sicurezza sanitaria, potendo contare sulle recenti disposizioni normative (green pass) che hanno fornito certezze ad espositori e visitatori.

Il calendario autunnale si presenta di conseguenza ricco di appuntamenti e guida l’ottimismo del gruppo, che nel corso del secondo semestre terrà tutti gli eventi di maggiore rilievo quali VicenzaOro September (a cui sarà affiancato VOVintage), Gold Italy, TTG-Sia-Sun, Ecomondo, Key Energy ed Enada. Il programma prevede anche nuovi eventi tra cui Superfaces, Fieravicola, FIMAST e Abilmente Autunno Milano, oltre ad alcune manifestazioni storicamente riguardanti il primo semestre come Rimini Wellness, Tgold, Koinè, Pescare, Mondomotori e gli eventi ospitati MacFrut e Expo Dental Meeting. La ripartenza interesserà ovviamente anche il business congressuale con 49 eventi ad oggi confermati, di cui 8 riposizionati dalla prima metà dell’anno.

Il sentiment è sostenuto poi anche dalle scorte di liquidità su cui IEG può contare, a cui aggiungere linee di credito accordate e non utilizzate per un ammontare complessivo non inferiore a 48 milioni, con una pianificazione di cassa predisposta per i prossimi 12 mesi che ha confermato l’assenza di stress di liquidità. Dopo la chiusura del primo semestre, oltre all’ottenimento dei finanziamenti con SIMEST (uno da 10 mln, di cui 0,525 mln a fondo perduto, e un altro da 9,8 mln interamente a fondo perduto), la società ha intrapreso interlocuzioni con IntesaSanpaolo e CdP per rinegoziare i finanziamenti in essere assistiti da Garanzia Italia. E’ importante mettere l’accento anche sul superamento del regime del De Minimis e lo sblocco di un fondo ristori per il settore fieristico e congressuale di 520 milioni a valere sulle perdite registrate nel 2020 e 2021, di cui conosceremo maggiori dettagli nel corso delle prossime settimane.

Gli analisti ritengono che gli aggiornamenti in arrivo sul fronte ristori potranno rappresentare un catalyst positivo per il titolo, oltre a ulteriori risvolti sul progetto di integrazione con BolognaFiere. IEG ha specificato che continueranno gli studi di fattibilità del percorso di integrazione con il gruppo felsineo, aspettando l’insediamento dei nuovi consigli nei Comuni di Rimini e Bologna che rappresentano gli azionisti di riferimento di IEG e Bologna Fiere.

Infine, segnaliamo che, nonostante la pandemia, il percorso di espansione del gruppo prosegue anche all’estero: lo scorso 29 luglio è stato infatti siglato un accordo che prevede l’acquisizione da parte di SIMEST di una partecipazione temporanea di minoranza nel capitale di HGB Events FZ per supportare la realizzazione del progetto intrapreso.