Mercati – Cauti alla vigilia del job report, Milano a +0,2%

Chiusura poco mossa per le borse europee, mentre a Wall Street avanzano Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,4%) alla vigilia dei dati di agosto sul mercato del lavoro americano.

Il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 26.233 punti. Poco distanti dalla parità anche il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1).

Nel complesso, l’azionario globale si mantiene in prossimità dei massimi assoluti, confermando la fiducia nella ripresa nonostante i rischi legati alla pandemia. I mercati attendono il job report statunitense per avere un quadro più completo sullo stato di salute dell’economia statunitense e ipotizzare le prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve.

Ricordiamo che i dati di ieri dell’agenzia Adp sull’occupazione nel settore privato statunitense hanno evidenziato la creazione di 374.000 nuovi impieghi ad agosto, ben al di sotto dei 600.00 stimati dal consensus. Numeri che sembrerebbero confermare per il momento le ultime indicazioni di Jerome Powell, Presidente della Fed, secondo il quale servono ulteriori miglioramenti prima di avviare la riduzione del programma di acquisti di titoli da 120 miliardi di dollari al mese.

Oggi negli Usa sono state diffuse anche le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (in calo a 340 mila e sotto le attese).

Nel frattempo, i primi segnali di un possibile tapering sono giunti anche in Europa da Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, per cui la Bce dovrebbe prepararsi a ritirare gli stimoli alla luce dell’elevata inflazione e del miglioramento dell’economia.

A tal proposito, dopo l’accelerazione dei prezzi al consumo nell’eurozona al 3% annuo ad agosto, si segnalano i dati di luglio sui prezzi alla produzione industriale, in crescita del 2,3% mensile e del 12,1% su base annua, oltre le attese.

Sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,186 mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta in area 110. Tra le materie prime, accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+2,5%) a 73,4 dollari e il Wti (+2,8%) a 70,5 dollari al barile, all’indomani del meeting dell’Opec+ che ha confermato i piani per aumentare la produzione di 400 mila barili al giorno.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,67%.

Tornando a Piazza Affari, denaro su Stellantis (+1,7%) dopo l’acquisto di FIFS Holdings negli Usa, Eni (+1,3%), Diasorin (+1,3%) e Cnh (+1,2%). Sottotono Telecom Italia (-1,4%) e le utilities Terna (-1,3%) e Snam (-1,3%).