Mercati – Prevista apertura poco sotto la parità

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco sotto la parità, in un mercato che attende i dati sul mercato del lavoro Usa in uscita domani per avere maggiori indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve.

Chiusura poco mossa ieri a Wall Street, con Nasdaq e S&P 500 che hanno messo a segno gli ennesimi record storici, salvo poi limitare i guadagni nel finale rispettivamente allo 0,3% e allo 0,1%. In calo dello 0,1%, invece, il Dow Jones.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,3%, mentre Shanghai avanza dello 0,6% e Hong Kong cede lo 0,2%.

L’azionario globale si mantiene in prossimità dei massimi assoluti, confermando la fiducia nella ripresa dell’economia nonostante i rischi posti dalla nuova ondata del virus e la prospettiva di una riduzione degli stimoli monetari.

Gli investitori stanno infatti cercando di valutare quando la diffusione della variante Delta raggiungerà il proprio picco, oltre alle implicazioni di un graduale ritiro del sostegno delle banche centrali nei prossimi mesi.

L’appuntamento chiave della settimana sarà domani con i non farm payroll Usa di agosto, che offriranno nuove indicazioni sullo stato di salute del mercato del lavoro americano e su una possibile timeline dei piani di tapering della Fed.

In Cina continua a tenere banco la stretta regolatoria di Pechino su diverse industrie private, con le autorità che da ultimo hanno messo nel mirino le società di ride-hailing esortandole a rispettare le regole e a proteggere la sicurezza dei dati.

Sul fronte macro, infine, l’agenda di oggi prevede i dati sui prezzi alla produzione a luglio nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

Per quanto riguarda l’azionario, ieri sera a mercati chiusi Bper ha comunicato che Fitch ha alzato i suoi rating sui depositi a investment grade da BB+ a BBB- e il rating emittente è stato aumentato da BB a BB+ con outlook confermato stabile. Occhi anche su Stellantis, dopo il calo delle immatricolazioni italiane ad agosto.