Il Credem si sarebbe fatto da parte, mentre le altre banche per ora mantengono una posizione attendista.
Il prossimo 15 settembre si dovrebbe riunire il cda della banca ligure per fare il punto della situazione ma non sono attese delibere particolari.
L’istituto genovese, pur riducendo il deficit nel primo semestre a 49,9 milioni e mostrando segnali di miglioramento nell’attività commerciale, non ha confermato gli obiettivi per quest’anno e, se continuerà a camminare con le proprie gambe oltre il 2021, avrà necessità di un rafforzamento patrimoniale.
Per quanto riguarda i fondi, di solito non riscuotono il favore della Vigilanza nelle acquisizione bancarie e, inoltre, non avendo la licenza, non potrebbero sfruttare i vantaggi fiscali.
L’agenzia riporta l’ipotesi della cessione di alcuni asset considerati non core, con alcune controllate che potrebbero suscitare l’interesse di potenziali operatori, così potrebbe essere ragionevoli la vendita di alcuni sportelli lontani dalla Liguria. Ma sono discorsi che andrebbero affrontati con un potenziali acquirente.