Global Markets Industrial – Per Berenberg il colpo di stato in Guinea potrebbe far abbassare i prezzi dell’alluminio

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore industriale:

Proseguono in rialzo le borse europee. Il DAX e il CAC 40 guadagnano lo 0,9%, mentre il Ftse Mib e il Ftse 100 avanzano dello 0,7%. Chiusa Wall Street per la celebrazione del Labor Day (i prezzi nella tabella riferiti ai titoli americani si riferiscono pertanto alla chiusura di venerdì).

Il colpo di stato militare in Guinea potrebbe essere un vantaggio per la quotazione dei prezzi dell’alluminio, così come dei prezzi dell’allumina e della bauxite, afferma Berenberg. La Guinea spedisce circa il 25% della bauxite a livello globale, afferma la banca tedesca, aggiungendo che una tonnellata di alluminio richiede circa 2 tonnellate di allumina, che a sua volta richiede circa 2,5 tonnellate di bauxite. Sebbene Berenberg si aspetti che i
prezzi diminuiscano partendo dal presupposto che si verifichi una transizione pacifica del governo, la notizia dovrebbe essere nettamente positiva per produttori come Rio Tinto. “La
divisione alluminio di Rio Tinto rappresenta il 17% dei ricavi e il 9% dell’ebitda, quindi qualsiasi ribasso delle quotazioni dell’alluminio supporterebbe e aumenterebbe i guadagni della divisione alluminio”.

La più alta corte francese deciderà domani se il gigante del cemento Lafarge debba rimanere sotto accusa per complicità in crimini contro l’umanità per i presunti pagamenti fatti ai militanti islamici in Siria al culmine della guerra civile del paese. La società è sospettata di aver pagato quasi 13 milioni di euro all’ISIS e ad altri gruppi militanti nel 2013 e 2014 per mantenere in funzione il suo cementificio nel nord della Siria, molto tempo dopo che altre aziende francesi si erano ritirate dal paese devastato dalla guerra. È anche accusata di aver comprato petrolio dall’ISIS attraverso intermediari, violando un embargo dell’UE sulla Siria.