Mercati – Previsto avvio poco sopra la parità, oggi chiusa Wall Street

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sopra la parità, in una giornata che sarà priva della guida di Wall Street, chiusa per la festività del Labor Day, e mentre gli operatori continuano a interrogarsi su quali saranno le prossime mosse delle banche centrali.

Venerdì i principali indici americani hanno terminato la sessione in ribasso, dopo i dati deludenti sul mercato del lavoro Usa ad agosto. Il Dow Jones ha perso lo 0,2% e lo S&P 500 ha chiuso invariato, mentre il Nasdaq è salito dello 0,2%.

I mercati asiatici, invece, stamane avanzano per la settima seduta consecutiva, la più lunga striscia da gennaio, guidati dal Giappone. Il Nikkei ha guadagnato l’1,8%, in scia alla programmata uscita di scena del premier Yoshihide Suga e alle aspettative di una migliore gestione della pandemia e di un aumento delle misure di stimolo da parte del suo successore.

In rialzo anche Shanghai dell’1,1% e Hong Kong dello 0,8%, dopo che il vicepremier cinese Liu He ha detto che le attività a sostegno del settore privato non cambieranno, mentre la PBoC ha affermato che continuerà una politica prudente, aprendo ulteriormente i mercati finanziari cinesi agli investitori stranieri.

Il Job Report americano diffuso venerdì ha evidenziato la creazione di 235.000 nuovi impieghi lo scorso mese, ampiamente al di sotto delle attese e segnando il minor incremento degli ultimi sette mesi complice la diffusione della variante Delta del Covid.

Al tempo stesso, l’accelerazione dei salari medi orari oltre le previsioni ha riacceso i timori riguardanti l’aumento delle pressioni inflazionistiche, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 5,2%.

Numeri che sembrano poter ritardare i piani della Federal Reserve di avviare la riduzione degli acquisti di bond mensili, a testimonianza di uno scenario ancora sfidante e dei timori di un rallentamento della ripresa economica.

Sempre sul tema banche centrali, giovedì si terrà la riunione della Bce, da cui si attende una tattica ancora attendista nonostante le crescenti pressioni interne per iniziare le discussioni relative a un tapering.