Lu-Ve ha chiuso il primo semestre ricavi e proventi operativi di 227,6 milioni, in crescita del 16,8% rispetto al primo semestre 2020 che aveva subito gli effetti della pandemia; a cambi costanti tale incremento sarebbe stato del 19,4%.
Le vendite realizzate nell’Unione Europea hanno avuto un’incidenza del 79,1% sul totale. Molti paesi europei, tra cui Italia, Francia, Germania, Polonia e Repubblica Ceca, hanno riscontrato crescite interessanti, alla pari di paesi extraeuropei come Cina, India e Stati Uniti. In calo le vendite realizzate in Danimarca e Finlandia, principali mercati di
riferimento dei segmenti “district heating” e “industrial cooling”.
Il ramo aziendale dei “Componenti” ha conseguito un fatturato di 125,2 milioni in crescita del 29%, principalmente per l’aumento delle vendite di componenti per banchi frigo utilizzati nei supermercati, di pompe termiche e asciugatrici.
Il ramo dei “Sistemi di Raffreddamento” ha consuntivato ricavi per 99,4 milioni (+5,9% rispetto al primo semestre 2020).
L’Ebitda è aumentato del 21,7% a 26,5 milioni, con il relativo margine all’11,6%, pressocché stabile rispetto al 2020 (11,2%).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di competenza del gruppo di 9,2 milioni, aumentato del 66,7% rispetto al periodo di confronto quando aveva scontato gli effetti della crisi pandemica.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 116,8 milioni, in calo rispetto a 106,8 milioni a fine anno 2020 nonostante il pagamento di dividendi per circa 6,5 milioni e investimenti per 18,4 milioni.