Intesa SP – Rilancio del “Sistema Casa”: 1,5 miliardi per ridurre impatto ambientale e favorire la crescita all’estero 

Intesa Sanpaolo, partner istituzionale del Salone del Mobile.Milano, ha messo a disposizione delle PMI dell’intero “Sistema Casa” due nuovi plafond, nell’ambito del programma Motore Italia, per favorire gli investimenti volti a ridurre l’impatto ambientale (1 miliardo) e per sviluppare le attività all’estero (500 milioni).

Le iniziative e i plafond dedicati al settore rientrano nel più articolato programma Motore Italia, il piano strategico di Intesa Sanpaolo che, lanciato quest’anno, mette a disposizione 50 miliardi per iniziative a supporto della crescita e della liquidità finanziaria, e un piano di interventi con l’obiettivo di aiutare le PMI ad affrontare la ripresa del ciclo economico e le nuove sfide, includendo investimenti per la transizione sostenibile, in coerenza anche con le linee guida del PNRR.

La nuova misura di supporto al rilancio dell’economia di settore è stata annunciata oggi nell’ambito del Supersalone: Intesa Sanpaolo ha ospitato in Triennale “Il Salone del Mobile di Milano: dal settore un segnale di rilancio per il Paese”, un incontro in collaborazione con il Salone del Mobile.Milano e il sistema FederlegnoArredo dedicato alle imprese dell’arredo e del design.

Lo Studio “L’industria italiana del mobile: sfide e opportunità di crescita” condotto e presentato da Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, evidenzia come l’industria del mobile sia uno dei settori più dinamici in questa fase di ripresa: nel primo semestre 2021 il fatturato è già tornato oltre i livelli pre-pandemici, con un incremento del 12,9% rispetto ai valori registrati negli stessi mesi del 2019.

In Europa, solo Danimarca e Polonia hanno fatto meglio dell’Italia. Le imprese medio-grandi sono le maggiori protagoniste della ripresa in corso.

Sono in forte ripresa sia le vendite sul mercato interno sia le esportazioni. In particolare, si è registrato un balzo dei flussi di export verso Stati Uniti e Francia. Un buon contributo alla crescita è venuto anche dall’Asia (su tutti Cina, Corea del Sud e Qatar). È poi tornato ad ampliarsi l’avanzo commerciale del settore che nel primo semestre del 2021 ha raggiunto quota 4,1 miliardi, su livelli di massimo storico.

Dallo studio emerge inoltre che digitale, ricerca e sviluppo, green, internazionalizzazione e capitale umano sono le priorità da affrontare nei prossimi anni. Le imprese italiane del mobile mostrano una buona diffusione di nuove tecnologie nei processi produttivi, ma sono in ritardo sul fronte dell’e-commerce.

Cresce poi l’attenzione all’ambiente e si rafforza l’evidenza che essere sostenibili produce evidenti vantaggi economici: le imprese italiane del mobile con certificazioni ambientali o EMAS o FSC hanno registrato un aumento del fatturato del 6,7% tra il 2017 e il 2019; il resto delle imprese del settore si è fermata a +1,8%.

Infine, segnala lo studio, un contributo importante in termini di sostenibilità può venire anche dalle filiere di prossimità, particolarmente diffuse in Italia. Le filiere locali consentono, infatti, un miglior controllo della salvaguardia ambientale da parte dei fornitori e una divisione del lavoro «sostenibile» (anche grazie a forniture a «chilometro zero»).