Beghelli ha archiviato i primi sei mesi del 2021 con risultati in netto miglioramento sia rispetto al primo semestre 2020 sia rispetto al primo semestre 2019 (a parità di perimetro), sostenuti dalla ripresa delle attività produttive e commerciali del Gruppo anche grazie alle misure di contenimento della pandemia poste in essere a livello nazionale e internazionale.
Nel dettaglio, i ricavi sono cresciuti su base annua del 33,4% a 76,5 milioni, risultando superiori alle previsioni della società anche grazie al contributo dei prodotti per la sanificazione dell’aria, che stanno ricevendo un ottimo risconto di mercato.
Il fatturato del settore “illuminazione” è aumentato del 28,2% a 70,7 milioni, sostenuto dalla normalizzazione del quadro economico congiunturale, dopo il forte impatto negativo avvenuto nell’anno 2020 a causa della pandemia da Covid-19.
Per quanto riguarda le aree geografiche, l’Italia ha segnato un +55,7% a 41,9 milioni, mentre i ricavi esteri sono cresciuti del 13,8% a 34,6 milioni.
A livello operativo, la redditività ha beneficiato dell’aumento del prezzo netto di listino effettuato dalla Capogruppo, della riduzione dei costi di produzione e di un miglior mix di vendita. Effetti che hanno più che compensato i maggiori costi pubblicitari sostenuti a supporto della vendita dei prodotti per la sanificazione dell’aria e l’incremento del costo del lavoro a seguito della normalizzazione delle attività e del minor ricorso, per le società italiane, alla Cassa integrazione Covid-19.
L’Ebitda è salito a 8,5 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 3,8 milioni del primo semestre 2020 e in aumento di circa 2,2 milioni rispetto al primo semestre 2019, includendo proventi non ricorrenti netti per 0,7 milioni riconducibili alla plusvalenza generata dalla dismissione di un asset non strategico di proprietà della società Beghelli North America (1,3 milioni) ed ad accantonamenti straordinari, per un importo pari a circa 0,6 milioni, relativi ad un potenziale contenzioso con la Pubblica Amministrazione da parte di una società controllata estera
L’Ebitda adjusted si è attestato a 7,9 milioni con una marginalità al 10,3% (+370 punti base), mentre l’Ebit adjusted si è attestato a 4 milioni dal risultato negativo per 1,9 milioni del primo semestre 2020.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 2,2 milioni rispetto alla perdita di 5,6 milioni al 30 giugno 2020, beneficiando anche di una diminuzione degli oneri finanziari netti.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 43,2 milioni, in miglioramento di 11,4 milioni rispetto ai 54,6 milioni al 31 dicembre 2020.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Beghelli prevede per l’intero esercizio 2021, in assenza di elementi straordinari, un significativo incremento dei ricavi consolidati rispetto all’esercizio 2020, accompagnati da un significativo miglioramento dell’Ebitda, con livelli di indebitamento finanziario in riduzione, in un quadro complessivo di sostenibilità del proprio business.