Mercati – Apertura cauta per l’Europa, a Milano bene Italgas

Apertura sopra la parità per le borse europee, all’indomani della riunione della Bce che non ha riservato particolare sorprese, compiendo un primo passo indietro dalle misure di emergenza.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 25.950 punti. In frazionale rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,1%), mentre arretra l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).

L’azionario globale si mantiene in prossimità di livelli record al termine da una settimana incerta, dominata dai dubbi su rischi come l’inflazione elevata, il rallentamento della ripresa economica e una riduzione degli stimoli monetari.

Le banche centrali, infatti, si stanno muovendo per cominciare a ritirare le ingenti misure messe in campo per contrastare l’impatto della pandemia, in un momento in cui la diffusione della variante Delta minaccia la riapertura delle attività.

Ieri la Bce ha confermato i tassi minimi e gli acquisti mensili di asset che proseguiranno almeno fino a fine marzo 2022, anche se il ritmo delle operazioni sarà “moderatamente inferiore” rispetto ai due trimestre precedenti.

Il presidente Christine Lagarde ha poi annunciato che l’economia dell’Eurozona tornerà sui livelli pre-pandemia entro fine anno e ha spiegato che la riduzione degli acquisti non costituisce un ritiro degli stimoli, bensì una ricalibrazione del piano di acquisti legato all’emergenza pandemica.

La fine del Pepp non è stata oggetto di discussione del Consiglio Direttivo della Bce e verrà eventualmente valutata a dicembre, mentre Francoforte ha ribadito l’intenzione di non ritoccare il costo del denaro finché non vedrà l’inflazione raggiungere il 2% ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e in maniera durevole, tollerando eventuali picchi legati a fattori temporanei.

Gli operatori guardano anche alla prima telefonata da sette mesi tra il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jining, per vedere se le crescenti divergenze nei rapporti tra le due principali economie mondiali possano essere appianate.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,182 e il dollaro/yen risale a 109,9. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 72 dollari e il Wti (+0,8%) a 68,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,67%.

Tornando a Piazza Affari, in rialzo in avvio Italgas (+2%), dopo essere stata indicata come ‘preferred bidder’ dall’agenzia di privatizzazione greca Hradf nella gara per la vendita del 100% della rete di distribuzione del gas, Depa Infrastructure.

Bene anche Exor (+1%), Stellantis (+0,9%) e Diasorin (+0,9%), mentre arretrano Tim (-0,8%), Leonardo (-0,8%) e Snam (-0,5%).