Fine Foods & Pharmaceuticals – Intermonte conferma “outperform” e tp a 22 euro, upside del 23%

Intermonte conferma su Fine Foods & Pharmaceuticals sia la raccomandazione “outperform” sia il target price a 22 euro, prezzo che incorpora un upside potenziale del 23% rispetto alla chiusura di ieri a 17,85 euro.

La società, come ricorda lo studio, ha riportato nel primo semestre 2021 “risultati migliori delle attese” con un giro d’affari pari a 98,6 milioni, in progresso del 31% su base annua (+23% ex Pharmatek).

L’EBITDA adjusted, al netto di oneri non ricorrenti, ha registrato un incremento del 47% a 13,1 milioni, con il relativo margine salito al 13,3% dal precedente 11,9%.

L’EBIT adjusted è raddoppiato a 6,7 milioni, con un’incidenza sul fatturato aumentata al 6,8% dal 4,4% del 30 giugno 2020.

L’utile netto adjusted, esclusi proventi e oneri non ricorrenti, è stato pari a 6,5 milioni contro 1,5 milioni del primo semestre 2020.

Sul fronte patrimoniale la liquidità netta si è fissata a 20,7 milioni (42,8 milioni al 31 dicembre 2020).

Gli analisti confermano sostanzialmente le proprie stime sul FY21-23. Per il 2021 rilevano “un trend della business unit Pharma quasi piatto, completamente compensato da un contributo più consistente della divisione Food.

Le previsioni di Intermonte sulle vendite 2021 “implicano ancora una crescita del 23% a/a nel secondo semestre (+13% ex Pharmatek; +15% Food, +7% Pharma). Gli analisti stanno perfezionando le stime a livello reported per incorporare l’intero impatto delle voci non ricorrenti del primo semestre sulla bottom line 2021.

Infine, Intermonte evidenzia come “l’azienda sia ben posizionata per sovraperformare i competitor, avendo ampiamente superato i mercati finali principali nell’ultimo decennio, e goda di solide tendenze operative sfruttando la sua massa critica come il più grande CDMO italiano, una domanda dei clienti altamente visibile (che si traduce in relazioni durature e una quota crescente di portafoglio), e la capacità aggiuntiva attraverso gli investimenti, nonché la capacità di cogliere ulteriori opportunità di M&A su asset di qualità in mercati adiacenti o di agire come aggregatore naturale a livello nazionale”.