Mercati – Contrastati dopo i dati su inflazione Usa, Milano schiva le vendite (+0,4%)

Seduta sottotono per i listini del Vecchio Continente, complice l’andamento debole di Wall Street nonostante i dati migliori delle attese sull’inflazione statunitense.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,4% a 26.027 punti, seguito dal Dax di Francoforte (+0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%). Oltreoceano, arretrano Dow Jones (-0,5%) e S&P500 (-0,2%), poco sopra la parità il Nasdaq (+0,2%).

Il report di agosto sui prezzi al consumo negli Usa ha evidenziato un incremento mensile dello 0,3% (consensus +0,4%) e una variazione annua del 5,3%, in linea con le attese e al di sotto del 5,4% di luglio.

Sebbene l’inflazione rimanga sopra il 5% per il quarto mese consecutivo, i dati sembrano confermare la transitorietà delle pressioni sui prezzi, suggerendo una maggiore flessibilità da parte della Federal Reserve nell’avviare la riduzione degli acquisti di titoli.

Il report potrebbe anche attenuare parzialmente le critiche nei confronti delle politiche di stimolo all’economia del presidente Joe Biden, che secondo i Repubblicani stanno alimentando un’inflazione dannosa.

L’andamento dei prezzi resta comunque un tema clou sui mercati, insieme alla ripresa dell’economia e all’impatto della variante delta.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale leggermente a 1,182 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si riduce a 109,6.

Tra le materie prime si attenuano gli acquisti sul greggio, con il Brent (+0,3%) a 73,7 dollari e il Wti (+0,3%) a 70,7 dollari. Le quotazioni dell’oro nero restano comunque ben intonate grazie alle previsioni dell’Opec sulla domanda nel 2022 e all’avvicinarsi dell’uragano Nicholas sulle coste del Texas.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 99 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo allo 0,65%. In mattinata il Tesoro ha collocato Btp a 3, 7 e 30 anni per complessivi 5,75 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap avanza Stm (+3,6%) in attesa dell’evento di Apple per la presentazione dei nuovi prodotti in programma oggi. Rimbalza Amplifon (+3,2%) dopo le vendite di ieri seguite alla pubblicazione dei target al 2023. Ben intonata anche Diasorin (+2,6%), mentre arretrano Banco Bpm (-1,35%), Telecom Italia (-1,8%) e Saipem (-2,1%).