Il Ftse Italia Banche termina con un calo dello 0,5% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-0,9%), non impedendo però al Ftse Mib (+0,4%) di chiudere in territorio positivo.
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia e la proliferazione della variante Delta. Nel frattempo, la BCE ridurrà il ritmo di acquisto titoli nell’ambito del programma PEPP.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
In questo scenario, con lo spread sceso sotto i 100 pb, sul comparto bancario sono prevalsi i realizzi.
Sul Ftse Mib frena UniCredit (-1,2%), la quale prosegue la due diligence su Mps e che secondo rumor starebbe facendo riflessioni sulle partnership in essere nel risparmio gestito e nelle assicurazioni. Ok Mediobanca (+0,5%), impegnata nella partita relativa alla governance su Generali.
Sul Mid Cap resiste Mps (0,0%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit, che sarebbe stato prorogato di un altro mese secondo rumor.
Sullo Small Cap ancora in rosso Carige (-3,9%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo.