Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo, si apprende che nel mese di agosto 2021 le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) hanno registrato una crescita del 69% su base annua, performance che segue quella positiva del mese di luglio. Da inizio anno, la variazione rispetto ai primi 8 mesi del 2020 è pari a +16%.
Il confronto con il 2020 risulta però condizionato dalle restrizioni legate alla pandemia di Covid 19, introdotte a partire da marzo 2020. Le limitazioni ai viaggi per arginare i contagi hanno infatti determinato un drastico calo del traffico passeggeri nell’anno precedente e continuano a pesare, seppur in misura minore, anche sul 2021.
Il confronto tra i dati di luglio e agosto 2021 rispetto ai corrispondenti mesi del 2019, ultimo anno pre-pandemia, seppur evidenziando ancora dei cali, rispettivamente pari al 34% e 25%, mostrano un progressivo miglioramento.
Il trend che si sta delineando negli ultimi mesi, grazie anche alle campagne di vaccinazione, evidenzia dunque un progressivo recupero di traffico, che fa ben sperare per il futuro, seppur in un contesto ancora soggetto a incertezze.
Ricordiamo che il traffico di rotta è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e, nel caso del traffico di rotta, comprende anche la distanza percorsa dall’aeromobile.
Per Enav le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico, che grazie ad uno schema normativo che ripartisce con estrema precisione il rischio tra Enav e le aviolinee, riduce al minimo l’esposizione di Enav al rischio traffico. Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.