Oil & Gas (+0,6%) – Bene Eni (+0,9%) con rialzo del greggio

Chiusura fiacca per le borse europee, dopo il report sui prezzi al consumo Usa, cresciuti ad agosto meno delle attese, in un contesto in cui l’andamento dell’inflazione resta un tema clou sui mercati per capire le prossime mosse delle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,4% a 26.027 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,6%, mentre il corrispondente indice europeo ha chiuso invariato.

Quotazioni del greggio in rialzo per il terzo giorno consecutivo, con una nuova tempesta che minaccia alcuni siti produttivi chiave in Usa a poco settimane dal passaggio dell’uragano Ida.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’energia, l’offerta globale di petrolio è diminuita di 540.000 barili al giorno ad agosto e sarà flat questo mese, complice l’inatteso stop all’output negli Stati Uniti.

Bisognerà attendere ottobre per un aumento dell’offerta, dato che le perdite di output causate dall’uragano Ida hanno compensato l’incremento delle forniture da parte dell’Opec+

A sostenere i prezzi del greggio contribuisce inoltre l’indebolimento del dollaro dopo che l’inflazione americana ad agosto è cresciuta meno delle attese, rendendo le commodities quotate in tale valuta più attrattive

Tra le big del comparto bene Eni (+0,9%), complici le indiscrezioni sul potenziale interesse di fondi sovrani a entrare in minoranza nel business retail e rinnovabili del gruppo italiano.

In ribasso, invece, Tenaris (-0,7%) e soprattutto Saipem (-2,1%), dopo il buon rialzo della seduta precedente. Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni realizzi su Saras (-2,1%), con le vendite che hanno colpito anche Maire Tecnimont (-0,9%).