Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 0,3% e in controtendenza rispetto all’analogo indice europeo (-0,1%), risentendo solo parzialmente della frenata del comparto bancario (-0,5%) e muovendosi in direzione opposta rispetto al Ftse Mib (-1%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia Usa e la proliferazione della variante Delta. Nel frattempo, la BCE ridurrà il ritmo di acquisto titoli nell’ambito del programma PEPP.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
La seduta incolore del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Fineco (+1,8%).
Sul listino principale rallenta ancora Nexi (-1,7%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA e che ha ricevuto un incarico per un nuovo progetto.
Sul Mid Cap tiene Cerved (+0,2%), con Castor salito all’80% del capitale. Ok Banca Ifis (+0,4%) e doValue (+0,2%). In spolvero illimity (+4,2%), sui massimi storici.
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,7%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.