Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un rialzo dello 0,9% e in linea all’analogo indice europeo (+0,9%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,1%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia e la proliferazione della variante Delta. Nel frattempo, la BCE ridurrà il ritmo di acquisto titoli nell’ambito del programma PEPP.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
In questo scenario, con lo spread attestatosi in area 100 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana tonica.
Sul Ftse Mib frena UniCredit (-0,6%), la quale prosegue la due diligence su Mps e che secondo rumor starebbe facendo riflessioni sulle partnership in essere nel risparmio gestito e nelle assicurazioni. Bene Intesa Sanpaolo (+1,2%), che prosegue il proprio rafforzamento estero nel private banking, e Mediobanca (+3,2%), in attesa dei prossimi movimenti nell’azionariato.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-1,3%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit e che razionalizzerà la rete di sportelli. Realizzi su Popolare di Sondrio (-2,2%), che prosegue l’iter per la trasformazione in Spa.
Sullo Small Cap crolla Carige (-10%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo. Exploit di Banca Finnat (+9,9%), che recentemente ha confermato i risultati semestrali.