SDA Bocconi School of Management ed Enel X hanno presentato i risultati della prima edizione del Monitor for Circular Fashion, un report sullo stato dell’economia circolare nel sistema moda italiano.
Dall’analisi è emerso che 13 aziende sulle 14 coinvolte, nonostante le oggettive difficoltà legate alla pandemia, abbiano confermato o aumentato nell’ultimo anno e mezzo gli investimenti in sostenibilità, posticipando alcuni obiettivi o aggiungendone di nuovi.
In particolare, le aziende hanno concentrato i propri sforzi principalmente nel design for circularity, ossia nella creazione di prodotti con un alto potenziale di circolarità grazie all’utilizzo dei materiali sostenibili come ad esempio quelli riciclati, inoltre confermano un interesse sempre maggiore verso la co-creazione e l’on-demand.
Sono ancora in fase embrionale e in sviluppo soluzioni volte alla circolarità nelle fasi post-vendita, come servizi di riparazione, programmi di take-back e commercio di capi di seconda mano.
Dallo studio è emerso inoltre che sono ancora poche le aziende che si approvvigionano di elettricità da fonti rinnovabili per i propri stabilimenti o che sono munite di sistemi per il monitoraggio e l’efficientamento dei propri consumi. Mentre, sul fronte della mobilità elettrica, non vi è ancora un vero processo di transizione verso questa tecnologia.
Il Monitor for Circular Fashion Report 2021 si conclude con una Managerial Agenda, azioni prioritarie da intraprendere per il miglioramento della performance di circolarità di ciascuna azienda e dell’intero settore. Tra queste, l’aumento del livello di tracciabilità (quali, misurazione dei livelli attuali di CO2 e piani di efficientamento energetico) e trasparenza delle catene del valore della moda, la risoluzione dei trade-off della moda circolare e il potenziamento dei progetti pilota di circolarità.
Il supporto dei Policy Makers è visto come fondamentale, soprattutto per il miglioramento della raccolta dei rifiuti, l’accelerazione della simbiosi industriale e lo sviluppo di criteri armonizzati in tutta l’Europa per l’end-of-waste.
Le evidenze derivanti dalle analisi energetiche hanno infine messo in luce interessanti opportunità relative alla decarbonizzazione, con particolare attenzione al tema dei trasporti e della logistica oltre alla necessità di investimenti tecnologici ed infrastrutturali per agevolare i processi di transizione green.