Global Markets Industrial – Bestinver alza la valutazione di Iveco a € 6,5 mld e il tp di Cnh a 17,5-18,5 euro

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore industriale:

In deciso ribasso le principali borse europee. Il Ftse Mib cede il 2,5%, il Dax il 2,4% e il Ftse 100 l’1%. A Wall Street, Nasdaq a -1,6%, S&P 500 a -1,4%, Dow Jones  a -1,3%.

Focus di Bestinver Securities su Cnh Industrial e sulla separazione del business on-highway, il nuovo gruppo Iveco, confermata per la prima parte del primo trimestre del prossimo anno, seguita dalla sua quotazione a Milano. Stando alle ultime indiscrezioni, la valutazione dovrebbe essere nel range 5-10 miliardi di euro ed escluderebbe un interesse del gruppo cinese Faw per una partecipazione.

Bestinver stima un enterprise value di 6,5 miliardi di euro. A questa valutazione, Cnh Industrial, ex-Iveco Group (business off-highway), beneficerebbe dello spin-off, trattando a un ev/ebit implicito per il 2022 di 6,9 volte, quindi a sconto rispetto ai competitor off-highway che scambiano a 10,8 volte. “Stimiamo anche che lo spin-off aumenterebbe il rendimento del free cash flow di Cnh del 2% in media, dal 4% al 6%, dati i margini più elevati associati al business off-highway”, affermano gli analisti di Bestinver.

Poiché il perimetro dello spin-off comprende non solo i marchi Iveco (veicoli commerciali e speciali) ma anche l’unità Powertrain e Financial Services, “Abbiamo aggiornato la nostra valutazione con implicazioni positive. La nostra valutazione sulla base dei multipli dei competitor per il business on-highway ora è pari a 6,5 miliardi di euro rispetto alla nostra valutazione precedente di circa 3,8 miliardi di euro, che contemplava solo i marchi Iveco, senza Powertrain e Financial Services”.

“Di conseguenza la valutazione di Cnh Industrial sale a 17,5-18,5 euro da 14-14,5 euro e il rating resta buy”, concludono gli analisti.

La società mineraria Rio Tinto ha rivelato i piani per un nuovo progetto solare e un sistema di accumulo di energia a batteria che aiuterà a decarbonizzare una miniera off-grid nello stato australiano del Queensland.

L’appaltatore EDL costruirà, possiederà e gestirà un parco solare da 4 MW abbinato a 4 MW di accumulo di batterie a complemento di un progetto esistente da 1,6 MW che è stato completato nel 2015 ed è anche di proprietà di EDL, nonché una centrale elettrica alimentata a diesel nel sito di Weipa.

I lavori per l’installazione della batteria inizieranno quest’anno, con la costruzione dell’intero progetto il cui completamento è previsto entro la fine del 2022, quando fornirà circa 11 GWh di energia all’anno. In combinazione con gli aggiornamenti della rete di generazione di energia Weipa esistente, si prevede che i miglioramenti ridurranno il consumo di diesel nell’attività della miniera di bauxite di circa 7 milioni di litri all’anno.

Poiché Rio Tinto mira a raggiungere emissioni nette pari a zero in tutte le sue operazioni entro il 2050, l’azienda si sta rivolgendo alle energie rinnovabili e allo stoccaggio per aiutare ad alimentare alcune delle sue attività minerarie. A luglio è stato rivelato che un progetto ibrido di accumulo di energia solare-eolica fornirà il 60% della domanda annuale di elettricità in una delle miniere dell’azienda in Madagascar.