Mattinata all’insegna delle vendite per le principali borse europee, in linea con l’andamento in rosso dei futures di Wall Street, dopo la performance sottotono registrata ad Hong Kong (-3,3%). A Milano il Ftse Mib perde il 2,3% in area 25.153 punti. Il Dax di Francoforte cede il 2,3%, il Cac 40 di Parigi il 2,2%, l’Ibex 35 di Madrid l’1,9% e il Ftse 100 di Londra l’1,7%.
La situazione del colosso immobiliare Evergrande continua a pesare sui mercati con l’avvicinarsi delle scadenze sugli obblighi di pagamenti, come evidenziato anche dalla performance registrata a Hong Kong, in una giornata che ha visto Tokyo e Shanghai chiuse per festività.
Nel corso della settimana l’attenzione degli operatori si sposterà soprattutto verso il meeting del Fomc, in programma tra martedì e mercoledì e sulla successiva conferenza stampa del chairman Jerome Powell, da cui si attendono nuove indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria.
Come lasciato intendere durante l’ultimo mese, la banca centrale americana mira a ridurre le misure di emergenza per contrastare gli effetti della pandemia entro la fine dell’anno. Le tempistiche restano tuttavia un’incognita ancora irrisolta, alla luce anche degli ultimi dati macroeconomici in chiaroscuro.
Le indicazioni di natura macro restano fondamentali per comprendere l’attuale stato di ripresa dell’economia, nonché l’incremento dell’inflazione. L’agenda odierna ha visto solo la pubblicazione dei prezzi alla produzione industriale tedeschi di agosto che hanno superato le attese degli analisti, registrando un progresso dell’1,5% su base mensile (consensus +0,8%) e un incremento del 12% annuo (consensus +11,1%).
Segnaliamo inoltre come i mercati osservino anche i rischi derivanti dall’incertezza sulle prospettive per l’agenda economica da $ 4 trilioni del presidente Joe Biden, nonché la necessità di aumentare o sospendere il tetto del debito degli Stati Uniti.
Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza leggermente nei confronti dell’euro con il cambio euro/dollaro a 1,1702. Il dollaro/yen scende invece a 109,69.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 74,10 dollari al barile e il Wti (-2%) a 70,39 dollari al barile. Oro a 1.758 dollari l’oncia (+0,4%). Sempre tra le commodieties, metalli generalmente sottotono dopo le restrizioni intensificate dalla Cina all’attività industriale.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 102 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,72%.
Tornando a Piazza Affari, Amplifon resiste sopra la parità a +0,3%. Tra le migliori anche Terna (-0,1%) e Snam (-0,3%) che contengono le vendite odierne. In coda, Stellantis (-4,1%).