Nella scorsa ottava il Ftse Italia Moda ha riportato un -0,6%, facendo meglio del corrispondente europeo (-4,2%) ma al di sotto del Ftse Mib (+0,1%).
Settimana prudente per le borse europee, con gli investitori intenti a valutare l’andamento della ripresa economica e dei contagi da Covid, oltre alle pressioni sui prezzi alimentate dal rally delle commodities e dai problemi nella supply chain. Focus sui dati relativi all’inflazione di Usa (+5,3% annuo) ed eurozona (+3%), in attesa della riunione della Fed per maggiori dettagli sulle tempistiche del tapering.
I dati cinesi al di sotto delle attese su produzione industriale e vendite al dettaglio, che ad agosto sono cresciute al ritmo più lento da un anno, hanno riacceso i timori sul recupero dell’economia. Timori che hanno alimentato le vendite sul comparto moda e lusso.
Moncler, unica big del settore, ha riportato un -3,9%.
Le vendite hanno colpito forte anche le mid, con Ferragamo a -6,9% e Tod’s a -9,1%, che scivola in coda all’intero comparto.
Tra small, svetta Caleffi (+6,5%) in scia ai conti del primo semestre 2021. Numeri che hanno visto un fatturato pari a 28,4 milioni, in aumento del 44,3% su base annua, e un utile netto di gruppo di 1,5 milioni rispetto ai precedenti 0,2 milioni.
Segue BasicNet (+4,2%) che dal 6 al 10 settembre ha acquistato 26.500 azioni proprie al prezzo medio di 4,573 euro per complessivi 121.187,48 euro.
Realizzi su Safilo (-8,7%) dopo il rally di inizio settimana avvenuto in scia all’accordo con Chiara Ferragni. Da una comunicazione di internal dealing è emerso intanto che lo scorso 13 settembre, il giorno stesso dell’annuncio, l’AD Trocchia ha venduto 40.996 azioni per oltre 78mila euro.