Mercati – Apertura in rimonta per l’Europa, Ftse Mib a +0,7%

Apertura positiva per le borse europee, che rimbalzano dopo le forti perdite di ieri in un mercato che guarda soprattutto alla riunione della Federal Reserve in programma tra oggi e domani.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% in area 25.200 punti. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%) e il Dax di Francoforte (+0,5%).

I mercati sono reduci dal pesante sell-off di lunedì, tra le preoccupazioni per il maggior default della storia cinese con la crisi del colosso Evergrande e il rischio di un effetto a catena sul comparto edilizio, tra i principali motori della crescita della Cina.

Un’ulteriore fonte di incertezza per i mercati finanziari, che va ad aggiungersi al rischio di un rallentamento della riapertura delle economie per la diffusione della variante Delta e alle pressioni sui prezzi alimentato dal rally delle commodities.

Il tutto mentre gli investitori sono intenti a digerire la prospettiva di una riduzione del sostegno monetario da parte delle banche centrali, con i fari puntati sulla riunione della Fed che terminerà domani con la conferenza stampa del chairman Jerome Powell.

L’istituto di Washington dovrebbe fornire maggiori dettagli sulle tempistiche del tapering, dopo che gli ultimi dati macroeconomici in chiaroscuro hanno alimentato l’ipotesi di un rinvio dell’annuncio a novembre.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, in una giornata che si preannuncia povera di appuntamenti macro significativi e in attesa della pubblicazione dell’Economic Outlook dell’Ocse. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,173 e il dollaro/yen a 109,6.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,1%) a 74,7 dollari e il Wti (+1,2%) a 71 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 101 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,7%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Enel (+1,2%), Banca Mediolanum (+1,1%), Tenaris (+1%), Eni (+1%), Saipem (+1%) ed Hera (+1%), mentre arretra Diasorin (-1,1%).