Mercati asiatici – Batosta per gli indici nipponici con Nikkei (-1,7%) e Topix (-1,4%)

Seduta negativa per il Giappone, in una giornata che vede i maggiori indici di Cina, Taiwan e Corea del Sud ancora chiusi per festività. Le preoccupazioni per gli sviluppatori immobiliari cinesi fortemente indebitati hanno pesato sull’azionariato nipponico.

I timori per il potenziale default di Evergrande, il gigante cinese dell’immobiliare con un debito che sfiora i 300 miliardi di dollari, continuano a impattare sulle contrattazioni, con gli investitori preoccupati dalle deboli prospettive di business e dalla scadenza degli obblighi di pagamento che si avvicina rapidamente.

Preoccupazioni anche per il possibile ampliamento della stretta regolatoria di Pechino dalle industrie private alle società immobiliari.

Gli analisti hanno affermato che i timori che il danno derivante da un crollo immobiliare in Cina possa diffondersi in tutto il mondo si basano su ricordi di crisi finanziarie passate come lo scoppio della “bolla” giapponese o la crisi dei mutui subprime del 2008.

Focus anche sulla Banca centrale americana che potrebbe allentare l’acceleratore sul suo sostegno all’economia. Proprio domani la Fed dovrebbe fornire il suo ultimo aggiornamento sulla politica economica e dei tassi di interesse.

Nel frattempo dall’agenda macro odierna giapponese da segnalare che ad agosto, secondo i dati finali della Japan Machine Tool Builders’ Association, gli ordinativi di macchine utensili sono aumentati dell’85,2% su base annua, lievemente sotto rispetto alla rilevazione preliminare e dopo il +93,4% di luglio. Il dato rappresenta un indicatore anticipato della produzione.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1734 e il dollaro/yen a 109,58. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,2%) a 74,82 dollari al barile e il Wti (+1,3%) a 71,06 dollari al barile. Oro a 1.763,75 dollari l’oncia (+0,0%).

Tornando ai listini asiatici, vendite sui giapponesi Nikkei (-1,7%) e Topix (-1,4%), mentre Hong Kong flette dello 0,4%.

Il tutto dopo la seguente chiusura di ieri a Wall Street: S&P500 (-1,7%), Dow Jones (-1,8%) e Nasdaq (-2,2%).