Pop. di Sondrio – Rumor su possibili modifiche allo statuto

Banca Popolare di Sondrio avrebbe inserito nel proprio statuto modifiche alla governance volte a preservarne la stabilità anche in un’ottica stand alone.

Lo si apprende da MF, secondo cui al momento la bozza dello statuto sarebbe all’esame della BCE, a cui era stata inviata intorno a Ferragosto. L’authority dispone di 90 giorni per formulare un parere. Il tutto mentre prosegue l’iter per la trasformazione in Spa, fissata entro fine anno.

Tra le principali modifiche contenute nella bozza, secondo quanto riporta il giornale, c’è quella legata all’introduzione del voto maggiorato, allo scopo di creare uno zoccolo duro di azionisti che possono disporre di più voti rispetto alle azioni possedute. Se un’azionista si impegnasse a mantenere le azioni per più di due anni, ogni azione avrebbe diritto a due voti invece di uno.

L’obiettivo sarebbe quello di costruire un nucleo stabile di soci intorno al 20-25% del capitale (forse anche al 30%), per rendere l’istituto più stabile e meno scalabile.

Un’altra proposta riguarderebbe il rinnovo soltanto parziale del board su base annuale anziché totale.

Nel frattempo, riporta sempre, su iniziativa dell’economista Marco Vitale, alla guida di un gruppo di soci della banca valtellinese, è nato il Comitato per sostenere l’autonomia e l’indipendenza della Popolare di Sondrio. Il progetto prevede tre ipotesi operative.

La prima (e più morbida) opzione prevede solo interventi statutari, la seconda prevede un’azione attiva della banca e la creazione di una cooperativa in cui far confluire i 160 mila soci, mentre la terza prevede un’azione attiva di un gruppo qualificato di soci, anche in assenza di ogni iniziativa da parte della banca, per la costituzione di una Newco cooperativa in cui far confluire le proprie quote.

Intorno alle 14:55 a Piazza Affari il titolo guadagna l’1,2% a 3,57 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,4 per cento.