Il Ftse Italia Servizi Finanziari avvia la settimana con un rosso del 2,5% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-1,4%), risentendo della frenata del comparto bancario (-3,7%) e uniformandosi al Ftse Mib (-2,6%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia Usa e la proliferazione della variante Delta. Nel frattempo, la BCE ridurrà il ritmo di acquisto titoli nell’ambito del programma PEPP.
Altro elemento di preoccupazione è la possibile stretta regolatoria cinese sul settore immobiliare a seguito delle difficoltà del colosso Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli del risparmio gestito, inclusa Anima (-3,1%) sul Mid Cap.
Sul listino principale stop per Nexi (-3,1%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA. Male Exor (-3,3%).
Sul Mid Cap tiene Cerved (+0,1%), con Castor salito all’80% del capitale. Contengono i cali doValue (-0,6%) e Banca Ifis (-0,2%).
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,7%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.