Nel primo semestre 2021 TrenDevice ha riportato ricavi pari a 5 milioni, in crescita del 34% su base annua.
L’EBITDA si è attestato a 11mila euro, con una diminuzione del 97%, in linea con le aspettative del management.
Dinamica imputabile principalmente a tre fattori: 1) il temporaneo incremento dei
prezzi di acquisto dei device sui canali wholesale internazionali in conseguenza del perdurare della situazione pandemica, che ha determinato una riduzione della disponibilità di prodotti frutto di azioni di buy-back sui consumatori finali da parte degli operatori wholesale; 2) la forte pressione competitiva sul canale di vendita online operata dai principali competitor esteri, nel contesto della quale il management ha ritenuto opportuno optare per politiche di pricing più aggressive al fine di aumentare la propria quota di mercato; 3) i costi legati ad una migliore organizzazione manageriale ed alle attività di
advisory esterne al fine di supportare le previsioni di crescita della società.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 422mila rispetto al sostanziale pareggio dei primi sei mesi del 2020.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 2,3 milioni rispetto a 1,5 milioni al 31 dicembre 2020.
Nel primo semestre 2021 il contributo ambientale di TrenDevice è stato pari a 841 tonnellate stimate di CO2 non immesse nell’ambiente, registrando una crescita del 23% rispetto al primo semestre 2020, quando il risparmio di CO2 è stato pari a 686 tonnellate.
Guardando ai prossimi mesi, la società riporta “che, anche nel secondo semestre 2021 e, complessivamente su tutto l’esercizio 2021, sul risultato operativo continueranno a gravare gli ammortamenti relativi ad investimenti che diverranno completamente produttivi di ricavi aggiuntivi solo nel 2022, oltre ai costi legati ad una migliore organizzazione manageriale ed alle attività di advisory esterne al fine di supportare le previsioni di crescita della Società. Il management è focalizzato su ogni tipo di iniziativa funzionale alla crescita di ricavi che porterà ad economie di scala ed all’assorbimento dei costi fissi”.
La società è “altresì impegnata sullo sviluppo di nuovi servizi, caratterizzati da marginalità più elevata, e sullo sfruttamento del marchio ‘TrenDevice’ che, grazie al progetto franchising, mira a contribuire alla marginalità complessiva dell’azienda mediante
startup fees ed ongoing fees”.
Alessandro Palmisano, CEO e co-founder di TrenDevice, commenta: “Nel primo semestre di quest’anno TrenDevice ha registrato una crescita di ricavi superiore alle nostre previsioni, nonostante l’aumentata pressione competitiva sul mercato del ricondizionato. Si è trattato di un semestre importante, con la partenza del marketplace C2C Validato.it, la prosecuzione di investimenti già avviati sui canali digitali e l’avvio di nuovi investimenti per il lancio di una rete di retail store in franchising che ha generato molto interesse da parte di potenziali franchisee”.
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