Mercati – Apertura in rialzo per l’Europa aspettando la Fed, Ftse Mib a +0,8%

Apertura positiva per le borse europee, in un mercato che guarda ancora alla crisi Evergrande e che attende l’esito del meeting della Federal Reserve questa sera e la successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,8% in area 25.550 punti. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%) e il Dax di Francoforte (+0,6%).

Il focus degli operatori è rivolto soprattutto sulla riunione del Fomc che si concluderà questa sera, da cui è atteso l’annuncio sull’inizio delle discussioni sul tapering rimandando però i dettagli sulle tempistiche a novembre.

L’istituto di Washington fornirà poi l’aggiornamento delle previsioni economiche, estese al 2024, che verranno monitorate dagli investitori per avere indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria, in particolare per quanto riguarda un rialzo dei tassi di interesse.

Il meeting della Fed arriva in un momento di volatilità sui mercati, alimentato dalla crisi del colosso immobiliare cinese Evergrande, che è andata ad aggiungersi ai timori legati all’impatto della variante Delta sulla ripresa dell’economia e all’elevata inflazione.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro è stabile a 1,172 in attesa in mattinata dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Eurozona a settembre, mentre il dollaro/yen risale a 109,5 dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariata la propria politica monetaria.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 75,4 dollari e il Wti (+1,6%) a 71,6 dollari, dopo l’ulteriore riduzione delle scorte Usa evidenziata dal report settimanale Api.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 100 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,69%.

Tornando a Piazza Affari, in rialzo Tenaris (+1,5%), Moncler (+1,4%), Buzzi Unicem (+1,4%), Stellantis (+1,3%), Eni (+1,3%), Saipem (+1,3%) e Unicredit (+1,3%), mentre arretrano Diasorin (-0,5%) e Amplifon (-0,5%).