ICF (Aim) – Ricavi oltre i livelli pre-Covid e significativa generazione di cassa nel 1H21

ICF ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi pari a 37,4 milioni, in crescita sia rispetto al pari periodo 2020 (+31%) sia ai primi sei mesi del 2019 (+3%), con una quota del 65% realizzato all’estero.

All’aumento del fatturato hanno contribuito tutti i principali mercati di sbocco, con il settore calzaturiero e della pelletteria che rispetto al primo semestre 2020 ha segnato un +24% a 21,2 milioni, il settore automotive un +51% a 12,8 milioni e il packaging un +17% a 3,5 milioni.

A livello operativo, l’Ebitda è aumentato del 10,3% a 3,3 milioni, con una marginalità in discesa all’8,8% (-170 punti base) per l’effetto dell’incremento dei prezzi delle materie prime a livello globale in parte compensato dalle azioni intraprese dal management.

L’Ebit, invece, è cresciuto del 39,8% a 1,1 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 2,9% (+20 punti base. Escludendo gli effetti dell’ammortamento della lista clienti e dei marchi derivanti dal processo di Purchase Price Allocation e pari a 0,98 milioni, l’Ebit adjusted è aumentato del 18% a 2,1 milioni.

Il semestre si è chiuso con un utile netto pari a 6,2 milioni, in forte aumento rispetto agli 0,1 milioni del primo semestre 2020 grazie al beneficio del riallineamento fiscale dell’avviamento per circa 6 milioni. Escludendo tale effetto e quello della variazione del fair value dei warrant in circolazione sia nel 2021 che nel 2020, rispettivamente negative per 0,95 milioni e positivi per 0,24 milioni, il risultato netto adjusted è cresciuto dell’87% a 1,6 milioni dagli 0,9 milioni del primo semestre 2020.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 3,4 milioni, sostanzialmente in linea ai 3,2 milioni al 31 dicembre 2020 nonostante gli investimenti in immobilizzazioni materiali per 0,9 milioni, la prosecuzione del programma di buy back per 1,4 milioni e il pagamento di dividendi per 1 milione.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, si legge nel comunicato, il management segnala che nei mesi di luglio e agosto 2021, è proseguita la ripresa delle attività nel settore manifatturiero, in particolare nella produzione di componentistica per calzature e pelletteria e nel settore del packaging.

Per quanto concerne il settore dell’automotive si è invece indebolita la domanda a causa del rallentamento della produzione mondiale di autoveicoli causata dalla mancanza di componentistica elettronica.

A causa della carenza di materie prime e del perdurare di focolai di Covid-19 in alcuni paesi del mondo si è assistito ad un ulteriore incremento del costo dei materiali utilizzati da ICF per la produzione dei suoi prodotti. Il combinato di questi due effetti potrebbe portare ad un’ulteriore lieve pressione sulla marginalità percentuale del Gruppo rispetto a quanto realizzato nel primo semestre.

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