Il Gruppo Seri Industrial archivia il primo semestre 2021 con ricavi consolidati pari a 84,4 milioni, in aumento del 45,6% rispetto a 58 milioni dello stesso periodo 2020 e del 6,9% rispetto al 30 giugno 2019, nel periodo antecedente l’emergenza da Covid-19.
L’EBITDA ammonta a 8,4 milioni, in aumento di circa 15 volte rispetto al 1H2020 e in crescita del 6,6% rispetto al 1H 2019.
L’EBIT è negativo per 1,4 milioni, dopo ammortamenti e svalutazioni pari a 9,8 milioni, ma in miglioramento rispetto al deficit di 5,8 milioni riportato nel 1H 2020.
Il conto economico chiude con un perdita netta di pertinenza del Gruppo di 4,4 milioni, in ripresa rispetto al deficit di 7,4 milioni del 1H 2020.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2021 cifra in 104,2 milioni, in aumento di 8,2 milioni rispetto a fine 2020. La voce comprende debiti per leasing e per diritti di utilizzo derivanti dall’applicazione del IFRS 16 per un importo di 23,8 milioni.
Rispetto a quanto previsto dal management nei piani previsionali, il semestre registra “una riduzione non significativa del fatturato, dovuto in parte anche alla riduzione della quotazione del piombo nel primo semestre (si sottolinea, di contro, che negli ultimi tre mesi la quotazione è in notevole crescita e superiore alle previsioni) rispetto al valore di riferimento del Piano” e “un margine operativo lordo e un Ebit in valore, in linea con le previsioni di Piano”.