Nei prossimi giorni dovrebbe essere convocato un cda straordinario di UniCredit per valutare i risultati della due diligence condotta su Mps in vista della possibile acquisizione di un perimetro di attività in capo alla banca senese.
Lo si apprende da MF, secondo cui il tutto avverrebbe anche alla luce dei nuovi elementi emersi con la documentazione raccolta.
La scorsa settimana era stato il board dell’istituto toscano a riunirsi per fare il punto della situazione sull’andamento della due diligence e sullo stato della trattativa.
L’esito del cda di UniCredit di prossima convocazione è atteso anche dal MEF, primo azionista di Mps con il 64,2% del capitale e, secondo, quanto riporta il quotidiano, non è da escludere che l’istituto di piazza Gae Aulenti possa rivolgere altre richieste al Tesoro alla luce di quanto venuto fuori dall’analisi condotta in quasi due mesi.
Uno dei punti su cui Andrea Orcel, Ceo di UniCredit, ha sempre insistito, fin dalla stipula dell’intesa preliminare a fine luglio, è la neutralità dell’operazione in termini di impatto sul capitale.
Se l’esclusione dal perimetro di 5 miliardi di crediti deteriorati non dovrebbe comportare grossi problemi, questioni più complicate riguardano il livello degli accantonamenti e la sterilizzazione dei potenziali rischi legali in capo a Mps, con un petitum di 6,4 miliardi.
Un altro elemento importante da tenere in considerazione è quello legato ai potenziali esuberi. Il piano stand alone predisposto nei mesi scorsi da Guido Bastianini, Ceo di Mps, prevede l’uscita di 2.500 risorse in cinque anni, di cui circa 1.000 nel 2021.
Secondo quanto si apprende dal giornale, al momento l’istituto toscano non avrebbe ancora avviato le uscite e neanche approntato le risorse per fronteggiare gli oneri di ristrutturazione.
In merito invece al perimetro che dovrebbe essere acquisito da UniCredit, dovrebbero rimanere fuoru Mps Capital Services e il consorzio operativo, di cui si cercherà di garantire la continuità aziendale potendo essere oggetto di un’eventuale cessione.
Il giornale indica Mediocredito Centrale come potenzialmente interessato a questi asset anche se, tuttavia, la banca pubblica vuole portare avanti in maniera dettagliata la due diligence appena avviata dopo essere entrata in data room e non si avventurerà in operazioni che non siano coerenti con la sua strategia industriale.
Nel frattempo, UniCredit ha comunicato il cda chiamato ad approvare i conti relativi ai primi nove mesi si terrà il prossimo 27 ottobre invece del 10 novembre 2021.
Intorno alle 11:00 a Piazza Affari i titoli UniCredit guadagnano lo 0,8% a 10,72 euro, mentre le azioni Mps salgono dell’1,1% a 1,08 euro. L’indice di settore segna un rialzo dell’1,1 per cento.