Banche (+2,5%) – Le big Intesa SP (+2,3%) e UniCredit (+3,3%) trainano il settore

Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo del 2,5% e in linea all’analogo indice europeo (+2,4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,4%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

In questo scenario, con lo spread rimasto sotto i 100 pb, il comparto bancario ha proseguito il rimbalzo.

Sul Ftse Mib bene UniCredit (+3,3%), che prosegue la due diligence su Mps, Intesa Sanpaolo (+2,3%), tra le banche più solide e profittevoli in Italia e in Europa, e Banco Bpm (+2,5%), al centro dell’attenzione del mercato in ottica M&A.

Sul Mid Cap ok Mps (+1,2%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit. Tornano le vendite su Carige (-1,1%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo.

Sullo Small Cap lettera su Banca Profilo (-0,2%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo. Ok Banco Desio (+2,2%), il cui cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un monte dividendi pari a 13,3 milioni.