Clabo ha chiuso il primo semestre con ricavi netti consolidati per 22,8 milioni, in crescita del 23,2% rispetto al 1H 20 (+30,7% a cambi costanti).
Nello specifico il fatturato del segmento “BPG” (bar-pasticceria-gelateria) si attesta a 14,4 milioni (+40% rispetto al 1H20 a cambi costanti ma ancora sotto i livelli pre-covid), mentre il segmento “food retail” mostra ricavi pari a 8,5 milioni (+16% rispetto al 1H20 a cambi costanti e superiori del 28,6% rispetto al 1H19).
Dal lato geografico le vendite realizzate nel mercato europeo (22,9% del totale) sono aumentate del 43,5%, quelle in Italia (29,5% del totale) sono incrementate del 27,6% e quelle negli USA (38,9% del totale) sono salite del 6,6% (a cambi correnti) e dell’11% (a cambi costanti). Infine, le vendite sul Resto del mondo si sono incrementate del 56,2% e
rappresenta l’8,6% delle vendite in termini di breakdown.
L’Ebitda si attesta a 3,8 milioni, rispetto ai -3,7 milioni al 30 giugno 2020, con una marginalità al 14,5% superiore anche a quella dei livelli pre-covid (12,7%), un andamento sostenuto dalla crescita dei ricavi e dal contenimento dei costi.
L’Ebit diventa positivo per 1,4 milioni rispetto al deficit di 6,1 milioni del periodo di confronto.
L’utile totale si esprime in 0,6 milioni (negativo per 5,9 milioni nel 1H 2020), di cui 74mila euro di competenza del gruppo (perdita di 6 milioni l’anno precedente).
L’indebitamento finanziario netto è pari a 37,3 milioni, in lieve miglioramento rispetto a 37,5 milioni al 31.12.2020.
Nei primi 8 mesi gli ordini del Gruppo si sono attestati a 33,8 milioni, in aumento del 34% sullo stesso periodo del 2020 e superiori del 9% rispetto al 2019.
Pertanto il management mantiene e conferma le aspettative sulla gestione dell’intero esercizio 2021, con ricavi consolidati attesi tra 45 e 47 milioni.
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