Il colosso elettrico ha partecipato all’UN High-level Dialogue on Energy, il primo incontro ONU a livello di vertice in oltre 40 anni esclusivamente dedicato al tema energetico.
L’evento ha riunito virtualmente i capi di Stato e altri leader politici, aziendali e della società civile, che hanno presentato i loro “Energy Compact”, una serie di impegni volontari volti ad accelerare il raggiungimento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) 7 – assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni – e azzerare le emissioni nette.
L’AD e DG di Enel Francesco Starace, tra i relatori della sessione di apertura dell’evento, ha parlato delle soluzioni esistenti per accelerare la transizione energetica, grazie soprattutto a tecnologie basate sull’elettricità carbon-free.
“Per Enel è un onore contribuire a questo dibattito di alto livello sul modo in cui possiamo indirizzare l’urgente necessità di accelerare la transizione energetica in maniera sostenibile per tutti,” ha affermato Starace. “Non esistono più compromessi tra ciò che genera valore per l’impresa e ciò che beneficia il clima, pertanto questi due obiettivi oggi sono pienamente allineati grazie allo sviluppo tecnologico. Per questo, gli impegni finanziari devono avere come obiettivo il raggiungimento degli SDG delle Nazioni Unite ed una economia a zero emissioni nette. Ciò richiede dedizione e strategie ambiziose, così come strumenti volti a promuovere la loro effettiva realizzazione. La transizione è destinata ad accadere, e non solo nel settore energetico: coinvolgerà diversi ambiti dell’economia mondiale. Dobbiamo assicurarci che ciò avvenga in maniera ordinata, decisa, giusta ed inclusiva.”
L’Energy Compact di Enel include i seguenti impegni:
- Accelerare la progressiva uscita dal carbone dal 2030 al 2027;
- Triplicare la generazione di elettricità da rinnovabili, a 145 GW entro il 2030 dai circa 49 GW del 2020;
- Raggiungere 20 TWh di stoccaggio di energia in batteria e 20 GW di demand response entro il 2030;
- Ridurre le emissioni dirette di gas serra (scope 1) a 148 gCO2eq/kWh entro il 2023 e a 82 gCO2eq/kWh nel 2030 dai circa 214 gCO2eq/kWh nel 2020, in linea con lo scenario 1,5°C (obiettivo certificato SBTi);
- Aumentare i punti di ricarica di veicoli elettrici a oltre 4 milioni e gli autobus elettrici a più di 10.000 entro il 2030, da rispettivamente 186.000 e 912 nel 2020;
- Raggiungere 5,6 milioni di beneficiari con nuove connessioni in aree rurali e suburbane nel periodo 2020-2030, aumentando la qualità, l’affidabilità e la digitalizzazione del servizio per tutti gli utenti (dai 74 milioni di utenti finali del 2020).