Global Markets Industrial – Alluminio e zinco a rischio in Europa con il perdurare della crisi energetica

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore industriale:

Viaggiano in ribasso le borse europee. Il Dax di Francoforte arretra dello 0,7%, mentre Ftse Mib e il Ftse 100 cedono lo 0,2%. A Wall Street Nasdaq a -0,6%, S&P 500 a -0,1%, poco sopra la parità il Dow Jones.

Eurometaux, i cui membri includono Glencore, Rio Tinto e Norsk Hydro ASA, ha inviato una lettera alla Commissione Europea poiché l’aumento dei prezzi dell’energia sta spingendo le aziende a frenare la produzione. La richiesta è di un ulteriore sostegno al settore dei metalli, compresa la garanzia che i prezzi delle quote di emissione non aumentino troppo e che gli orientamenti sugli aiuti di Stato siano più flessibili.

Per i produttori regionali di alluminio, i costi dell’elettricità potrebbero equivalere a 2.000 euro la tonnellata, circa l’80% del prezzo complessivo della merce. A riguardo, il produttore di zinco Nyrstar ha dichiarato che sta riducendo la produzione in un importante impianto olandese, evidenziando come il picco dei prezzi dell’energia elettrica stia mettendo a repentaglio l’offerta di metallo.

Da sottolineare che l’impennata dei costi dell’elettricità ha superato di gran lunga il rimbalzo dei mercati dei metalli industriali nell’ultimo anno, spingendo alcuni produttori in rosso anche se i prezzi dei metalli si avvicinano ai massimi pluriennali.

LafargeHolcim Marocco ha in programma la messa in funzione del suo nuovo cementificio Agadir-Souss da 1,6 milioni di tonnellate all’anno, nella regione di Souss-Massa, prima del 2022. L’impianto si baserà sull’intelligenza artificiale nel suo processo di produzione del cemento. Il costo totale del progetto è di 335 milioni di dollari. Il produttore afferma che, quando sarà operativo, l’impianto creerà 1400 posti di lavoro.