Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha chiuso le contrattazioni sulla parità (+0,0%), sottoperformando il corrispondente indice settoriale europeo (+0,6%) e il principale indice di Milano (+1,4%).
La banca centrale americana potrebbe cominciare a ridurre gli acquisti mensili di asset a partire da novembre e concludere il processo a metà del 2022, ma ancora non è stata presa alcuna decisione e molto dipenderà dall’andamento dell’economia. Nonostante le pressioni di alcuni membri del Fomc per alzare i tassi, il presidente Powell ha ribadito che il costo del denaro verrà ritoccato soltanto quando verranno raggiunti gli obiettivi di occupazione e di inflazione. Dall’agenda macroeconomica statunitense sono giunti poi i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (351 mila, superiori alle attese e alla rilevazione precedente) e sugli indici Pmi di settembre, che segnalano una crescita ad un ritmo inferiore alle stime. Stessa dinamica anche per gli analoghi indicatori dell’eurozona.
Per quanto riguarda i titoli del comparto Infrastrutture e Torri, Atlantia ha guadagnato l’1,2%. In territorio negativo Inwit (-0,7%). In una giornata priva di particolari spunti, si segnalano Toscana Aeroporti (+0,8%) e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (+0,5%) in vetta alle Small Cap.