Borse europee deboli dopo tre sedute consecutive in rialzo, sui rinnovati timori per il caso Evergrande e in scia al calo dell’indice tedesco IFO.
A Piazza Affari il Ftse Mib riduce la perdita ma viaggia ancora poco sotto la parità (-0,1%) in area 26.050 punti. Arretrano anche il Cac 40 di Parigi (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,6%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%), cambia segno l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Avvio contrastato per gli indici americani Dow Jones (+0,1%), S&P500 (flat) e Nasdaq (-0,5%).
Negli ultimi giorni i mercati hanno beneficiato delle indicazioni prudenti delle banche centrali su un ritiro graduale degli stimoli, mentre si fa largo la convinzione che l’economia stia progressivamente tornando alla normalità, nonostante alcuni residui fattori di incertezza legati alla variante delta, le pressioni inflazionistiche e le tensioni lungo la supply chain.
In questo scenario, resta sotto osservazione la crisi del colosso cinese Evergrande, dopo la mancata comunicazione sul pagamento degli interessi scaduti ieri. Christine Lagarde, presidente della Bce, ha sottolineato che l’esposizione diretta dell’Europa è limitata, pur ricordando che il sistema finanziario è interconnesso.
Sul fronte macro, l’indice Ifo tedesco di settembre ha mostrato un calo della fiducia delle imprese, mentre in Italia nello stesso mese la fiducia dei consumatori è salita ai massimi storici.
Sul forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,172 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 110,7. La sterlina si mantiene a 1,37 sul dollaro, consolidando i guadagni della seduta precedente in seguito alla riunione della Bank of England.
Da segnalare il crollo delle criptovalute e dei titoli collegati, dopo che la banca centrale cinese ha vietato tutte le transazioni con le monete digitali e si è impegnata a fermare il mining illegale.
Tra le materie prime, variazioni limitate per le quotazioni del greggio, in prossimità dei massimi da circa tre anni, con il Brent (+0,2%) a 77,4 dollari e il Wti (+0,1%) a 73,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund torna in area 100 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,77%. In mattinata, l’emissione di Btp short term da 2,5 miliardi ha visto tassi in rialzo da meno 0,32% a meno 0,37%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big avanza soprattutto Bper (+2,3%) dopo il piano di ottimizzazione della forza lavoro, seguita da Generali (+1,2%) e Tenaris (+0,7%). In calo invece Diasorin (-3,2%) e le utilities (Snam (-2,8%) e Terna (-2,7%).























