Mercati – Europa sottotono, Piazza Affari a -0,4%

Mattinata debole per le borse europee, dopo tre sedute consecutive in rialzo. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 25.990 punti, in ribasso come il Cac 40 di Parigi (-1%), il Dax di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%). Sotto la parità anche i futures di Wall Street dopo la mattinata contrastata delle borse asiatiche.

Gli operatori continuano a monitorare i potenziali rischi legati alla crisi Evergrande, dopo la mancata comunicazione sul pagamento degli interessi scaduti ieri, ma guardano con fiducia alla ripresa dell’economia.

Christine Lagarde, presidente della Bce, ha sottolineato che l’esposizione diretta dell’Europa sul colosso cinese in default è limitata, pur ricordando che il sistema finanziario è interconnesso.

Intanto, i mercati stanno assorbendo la prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali nei prossimi mesi, parzialmente confortati dall’approccio graduale degli istituti nel ridurre gli stimoli.

Sul fronte macro, in mattinata è stato diffuso l’indice Ifo tedesco di settembre, che ha mostrato un calo della fiducia delle imprese, mentre in Italia la fiducia dei consumatori sale ai massimi storici.

Sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,173 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 110,4. La sterlina si mantiene a 1,37 sul dollaro, consolidando i guadagni della seduta precedente in seguito alla riunione della Bank of England.

Tra le materie prime, variazioni limitate per le quotazioni del greggio, in prossimità dei massimi da circa tre anni, con il Brent (+0,2%) a 77,4 dollari e il Wti (+0,1%) a 73,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 104 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,77%. Intanto, l’emissione di Btp short term da 2,5 miliardi ha visto tassi in rialzo da meno 0,32% a meno 0,37%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big avanza soprattutto Bper (+2%) dopo il piano di ottimizzazione della forza lavoro, seguita da Generali (+0,9%) e Unicredit (+0,9%). In calo invece Diasorin (-3,1%), Amplifon (-2,6%) e le utilities.