Mercati Usa – Prevista apertura negativa, giù le criptovalute dopo il ban della Cina

I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,4-0,7%, preannunciando una partenza negativa a Wall Street dopo i guadagni delle ultime due sedute sulla scia della rinnovata fiducia nella ripresa dell’economia.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, proseguendo la rimonta iniziata mercoledì e registrando il maggior guadagno in due sessioni consecutive da luglio. Il Dow Jones è salito dell’1,5%, lo S&P 500 dell’1,2% e il Nasdaq dell’1%.

I mercati stanno assorbendo la prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali nei prossimi mesi, parzialmente confortati dall’approccio graduale degli istituti nel ridurre gli stimoli.

Gli operatori sembrano prevedere che la diffusione della variante Delta e le tensioni lungo la supply chain legate all’emergenza Covid rappresentino solo un rallentamento temporaneo del progressivo ritorno alla normalità.

Intanto, i mercati continuano a monitorare i potenziali rischi legati alla crisi Evergrande, dopo la mancata comunicazione sul pagamento degli interessi scaduti ieri e le indiscrezioni secondo cui Pechino avrebbe avvisato i funzionari locali in tutto il Paese di prepararsi a una “possibile tempesta”.

Da segnalare il crollo delle criptovalute e dei titoli collegati, dopo che la banca centrale cinese ha vietato tutte le transazioni con le monete digitali e si è impegnata a fermare il mining illegale.

Per quanto riguarda l’azionario, Nike cede circa il 5% nel premarket, dopo aver presentato risultati trimestrali in crescita, abbassando però la guidance sui ricavi per l’intero esercizio a causa di ostacoli nella catena di approvvigionamento.