SIT ha chiuso il primo semestre 2021 con un fatturato consolidato di a 190,3 milioni, in crescita del 42,7% rispetto al 1H 2020 (+34,8% a parità di perimetro).
Le vendite maggiori hanno interessato la divisione Heating, con ricavi per 144,7 milioni (+38,3% rispetto al primo semestre 2020), mentre la divisione Metering ha conseguito ricavi per 43,2 milioni (+59%).
L’Ebitda sale del 90,6% a 28,9 milioni, una crescita influenzata dall’aumento significativo dei volumi e dal contributo della divisone Water Metering, nuovo settore di attività del Gruppo dopo l’acquisizione della società portoghese Janz a fine dicembre 2020, che ha realizzato vendite per 9,9 milioni.
L’Ebit passa da 3,2 milioni a 16,2 milioni, con un incidenza sui ricavi all’8,5% dal 2,8 per cento.
L’Utile Netto si attesta a 9,5 milioni, con un incidenza al 5%, rispetto ai 3,8 milioni (incidenza al 2,9%) dello stesso periodo del 2020. L’Utile Netto Adjusted, al netto delle poste non ricorrenti, è pari a 10,5 milioni, contro 3,6 milioni del periodo di confronto.
L’indebitamento finanziario netto sale a 121 milioni da 116,1 milioni a fine anno 2020.
Per il secondo semestre la società prevede vendite in linea con quelle del primo semestre 2021, per una crescita annuale tra il 15 e il 20%. La divisione Heating è attesa beneficiare del sostegno degli incentivi di settore, mentre per la divisione Metering la società prevede vendite in linea con le attese grazie al buon contributo previsto dalla divisione Water Metering.
L’Ebitda consolidato è previsto in crescita, con una marginalità in linea con l’anno precedente, tenendo conto dell’aumento del costo delle materie prime e dell’effetto dei costi di sviluppo e di struttura a sostegno della crescita.