Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi di elettricità e gas nel quarto trimestre 2021.
Un pacchetto di misure che vale 3,4 miliardi.
Anzitutto il Governo Draghi ha previsto, come già fatto a luglio in occasione del precedente aggiornamento Arera, un primo intervento da 1,2 miliardi sulle utenze elettriche per mantenere lo stesso livello di oneri generali attenuato, già ottenuto con la precedente manovra. Di questi 1,2 miliardi, 700 milioni arriveranno dalle aste della CO2 e 500 milioni saranno garantiti da altre poste di bilancio statale.
A questi si aggiungono altri 800 milioni che serviranno ad azzerare gli oneri di sistema sia per le utenze domestiche sia per le piccole imprese connesse in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt. L’intervento riguarderà circa 29 milioni di utenze domestiche e circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese.
Quanto al gas, l’intervento prevede il taglio dell’aliquota Iva che, oggi prevista al 10% e al 22% a seconda del consumo annuale di gas, sarà portata al 5%. Un taglio che dovrebbe valere circa 485 milioni, cui si affianca un’ulteriore riduzione di 480 milioni per contenere anche gli oneri generali nella bolletta del gas.
Infine, il governo è pronto a potenziare il bonus sociale mettendo sul piatto 450 milioni che serviranno a sterilizzare gli aumenti per i percettori dello sconto in bolletta.
La misura, che si rivolge a oltre 3 milioni di famiglie, prevede un taglio dei costi nella fattura per le famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico: Isee sotto 8.265 euro o non superiore a 20mila euro con almeno 4 figli a carico, titolari di reddito o pensione di cittadinanza, persone in gravi condizioni di salute che necessitano di apparecchiature mediche salvavita alimentate con energia elettrica.