Generali – Oggi il cda chiamato a deliberare sulla lista del board uscente

Oggi si tiene il cda di Generali chiamato a dare il via libera alla lista che dovrebbe essere preparata dal board uscente per il rinnovo dell’organo amministrativo, fissato nella primavera del 2022.

Il comitato nomine di Generali dello scorso venerdì, nel corso del quale il presidente della compagnia triestina, Gabriele Galateri, ha presentato la procedura che la Generali intende utilizzare per dar vita a una lista del cda, ha deliberato a maggioranza di proporre al cda di in programma oggi di mettere a punto una lista per il rinnovo del board con la conferma di Philippe Donnet come Ceo, secondo quanto riportato da varie fonti di stampa.

I principali soci del Leone di Trieste hanno una posizione divergente sulla futura governance della compagnia.

Da un lato ci sono Francesco Caltagirone, Leonardo Del Del Vecchio e la Fondazione Crt, riuniti in un patto di consultazione sul 12,53% del capitale, che propendono per un ricambio al vertice allo scopo di accelerare la strategia di crescita di Generali.

Sull’altro versante c’è Mediobanca che invece sarebbe favorevole alla conferma di Donnet (che ha già dato la propria disponibilità per un terzo mandato), alla luce dei risultati raggiunti negli ultimi anni. Sulla stessa linea dell’istituto di piazzetta Cuccia ci sarebbe la famiglia Boroli-Drago, che ha in capo l’1,7% del capitale della compagnia triestina.

Proprio Mediobanca ha sottoscritto con una primaria controparte di mercato un’operazione di prestito titoli sul 4,42% del capitale della compagnia. L’operazione avrà durata di circa otto mesi, comunque almeno fino all’assemblea chiamata a rinnovare il cda di Generali, e consentirà a Mediobanca di detenere, unitamente alle azioni già possedute, il 17,22% dei diritti di voto.

Sullo sfondo resta da capire quali sono le intenzioni della famiglia Benetton, che in capo il 3,97% del capitale di Generali che, secondo alcuni rumor, potrebbe decidere di aderire al suddetto patto. Una simile eventualità consentirebbe di riportare i pesi in equilibrio.

Lo scenario che potrebbe profilarsi è quella della presentazione di due liste, una stilata dal cda uscente (lo statuto prevede questa eventualità con il via libera della maggioranza del board) e una espressione del patto di consultazione.

Le posizioni dunque restano distanti. A nulla sarebbe servito, secondo indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore, l’ultimo tentativo di trovare un compromesso tramite la creazione di una task force di indipendenti con la responsabilità di avviare i lavori per la lista del board.

L’idea sarebbe stata, secondo quanto si apprende da Il Sole 24 Ore, di azzerare l’attuale comitato nomine e costituire un nuovo comitato senza l’inserimento di rappresentazioni degli azionisti e composta solo da indipendenti che, con il supporto di un consulente, Egon Zehnder, avrebbe individuato i criteri e, successivamente, i candidato più adatti per il futuro board, da sottoporre al cda uscente sotto il coordinamento del presidente Galateri. Ipotesi che sarebbe stata respinta dal patto, mentre Mediobanca sarebbe stata favorevole.

Dopo il board odierno, quindi, si potrebbe avere un quadro più chiaro della situazione.

Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo segna un guadagno dello 0,6% a 18,44 euro, un andamento in linea con l’indice di settore (+0,6%).