Mentre prosegue l’iter per la trasformazione di Spa entro fine anno, continuano a circolare i rumor su possibili modifiche allo statuto di Banca Popolare di Sondrio.
Secondo indiscrezioni riportate da La Repubblica, la BCE avrebbe chiesto e ottenuto la cancellazione dell’articolo del nuovo statuto che prevedeva, come premio fedeltà, il voto raddoppiato per i soci che avessero mantenuto le azioni per due anni dalla trasformazione in Spa.
Secondo Francoforte, aggiunge il giornale, l’articolo sarebbe stato contrario alla necessità di rendere più contendibili e vicine al mercato le grandi banche popolari.
Nei giorni scorsi MF aveva riportato rumor secondo cui la banca valtellinese avrebbe inserito nel proprio statuto modifiche alla governance volte a preservarne la stabilità anche in un’ottica stand alone.
Tra le principali modifiche contenute nella bozza (che sarebbe stata votata dal cda dello scorso 5 agosto), secondo quanto riporta il giornale, c’era quella legata all’introduzione del voto maggiorato, allo scopo di creare uno zoccolo duro di azionisti che possono disporre di più voti rispetto alle azioni possedute. Se un’azionista si impegnasse a mantenere le azioni per più di due anni, ogni azione avrebbe diritto a due voti invece di uno.
La bozza dello statuto sarebbe stata avviato all’esame della BCE intorno a Ferragosto. L’authority dispone di 90 giorni per dare il via libera e, quindi, fino a metà novembre. Poi è necessario un mese per convocare l’assemblea.
Intorno alle 11:40 a Piazza Affari il titolo guadagna l’1% a 3,71 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,7 per cento.