KT&Partners ha alzato il target price sul titolo Finlogic a 8,35 euro dai precedenti 7,73 euro, prezzo che incorpora un potenziale upside del 32,6% rispetto al prezzo di chiusura di 6,3 euro di ieri 27 settembre, mantenendo il giudizio “Add”.
Gli analisti hanno rivisto le stime dopo l’approvazione dei risultati semestrali, che hanno evidenziato ricavi aumentati a 25,3 milioni (+21,7% a/a e +6,6% rispetto alle stime di KT&Partners). Il contributo principale è stato ancora generato dalla divisione “Label”, core business di Finlogic, che ha registrato ricavi per 16 milioni (+17,9% a/a), in linea con le attese degli analisti. La divisione “Prodotti Tecnologici” ha riportato la maggiore crescita (+28,9% a/a), mentre la divisione “Supporto Tecnico” è cresciuta del +26,7%, anche se il suo margine è ancora basso.
L’Ebitda è salito del 51,4% a/a, raggiungendo 4,1 milioni, principalmente grazie alla minore incidenza del costo del lavoro e dei costi dei servizi.
L’utile netto è più che raddoppiato a 1,6 milioni, mentre la PFN è migliorata di 0,9 milioni, passando dai 2,9 milioni nel FY20 a 2 milioni nel 1H21.
Il 24 settembre 2021, Finlogic ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione, entro il 1Q22, del restante 49% di Mobile Project Srl, impegnata nello sviluppo di software nel segmento dell’identificazione automatica. L’obiettivo è quello di costruire una divisione software interna per ampliare l’offerta dell’azienda con sistemi di gestione del magazzino su misura, che combinano il software con soluzioni di identificazione automatica ed etichettatura. Il corrispettivo dell’accordo sarà basato su un multiplo EV/EBITDA di 3,5x, al netto della PFN alla data del closing.
Sulla base dei solidi risultati finanziari del 1H21, KT&Partners ha rivisto al rialzo le stime, con il valore della produzione in crescita a un CAGR2020-23 del 10,5%, pari a 61,1 milioni nel 2023 (in precedenza 59,1 milioni), trainato principalmente dalla divisione Label (+12,7% CAGR20-23), che dovrebbe rappresentare circa il 70% (44,4 milioni) dei ricavi del FY23.
L’Ebitda è previsto in aumento a un ritmo superiore a quello dei ricavi, crescendo a un CAGR2020-23 del 13% e raggiungendo 9,5 milioni nel 2023 (in precedenza 9 milioni), mentre l’Ebitda margin dovrebbe migliorare progressivamente, soprattutto grazie alle sinergie di costo, raggiungendo il 15,6% nel 2023 (in precedenza era atteso al 15,2%).
L’utile netto è stimato aumentare ad un CAGR20-23 del 17,1%, mentre la posizione finanziaria netta FY21 dovrebbe diminuire a circa 1 milione, per poi diventare positiva nel 2022.