Retelit MED, joint venture italo-libica tra Retelit e LPTIC, annuncia un accordo che prevede la fornitura di consulenza strategica e tecnologica e lo sviluppo di competenze ICT a LPTIC e alle sue società operative LITC, operatore wholesale internazionale, e HATIF Libya, operatore di rete fissa. La partnership conferma l’obiettivo della società di collaborare per spingere e guidare la Libia verso una completa trasformazione digitale.
Gli accordi comprendono aspetti di consulenza strategica, formazione e la possibilità di fornire soluzioni tecnologiche per lo sviluppo del settore locale delle telecomunicazioni, favorendo così l’implementazione del piano strategico di digitalizzazione stabilito della società LPTIC.
“Dalla costituzione di Retelit MED, a febbraio 2020, non abbiamo smesso di sviluppare sinergie con LPTIC per il settore ICT in Libia” – ha commentato l’Amb. Giovanni Castellaneta, Presidente di Retelit MED, già Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti d’America. “Questo accordo, che contribuisce al rafforzamento delle relazioni politiche ed economiche italo-libiche con particolare riferimento all’ambito digitale, rafforza le opportunità nel Mediterraneo nell’ambito della digitalizzazione e della competitività”.
Retelit MED è fortemente impegnata nella realizzazione del nuovo grande progetto digitale libico che prevede la creazione di una nuova rete in fibra ottica e dell’infrastruttura 5G, l’atterraggio di cavi sottomarini e terrestri per creare connessioni a livello internazionale e un grande data center nazionale. L’unione delle competenze e dell’expertise di Retelit MED e il presidio territoriale di LPTIC, colonna portante delle comunicazioni nel Paese, rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione.
Mario Bacchini, CEO di Retelit MED, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo: “Abbiamo una grande opportunità, quella di partecipare alla costruzione di una Libia “a banda larga” e digitalizzata. Retelit MED giocherà un ruolo fondamentale nello sviluppo digitale delle aziende e delle competenze del personale libico”.