Infrastrutture (-1,8%) – Inwit cede l’1,1%, Atlantia in calo del 2,2%

Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto l’1,8%, in una giornata caratterizzate dalle vendite anche per il FTSE MIB (-2,1%) e il corrispondente indice settoriale europeo (-2,8%).

Lo scenario inflattivo e la prospettiva di una riduzione degli stimoli da parte delle banche centrali hanno innescato un rialzo dei rendimenti obbligazionari che penalizza soprattutto gli investimenti più costosi, in particolare il comparto tech. A ciò si aggiungono i dubbi sulla crescita della Cina, minacciata dalla crisi energetica e delle potenziali ricadute del caso Evergrande sul sistema finanziario del Paese, con Goldman Sachs che ha tagliato le stime sul Pil dall’8,2% al 7,8%. Riflettori puntati sul forum di Sintra dal quale Christine Lagarde, presidente della Bce, ha ribadito che l’inflazione dovrebbe convergere lentamente verso il 2% dopo la pandemia, sottolineando che la ripresa del Pil europeo è la più forte dal 1975.

Con riferimento ai titoli del settore Infrastrutture e Torri, performance negativa per entrambe le Big Cap, con Inwit che contiene le vendite odierne (-1,1%). Atlantia in calo del 2,2%.

Unico titolo in territorio positivo è Toscana Aeroporti (+0,8%). Sempre tra le Small Cap, Autostrade Meridionali chiude sulla parità (+0,0%).