Mercati – Mattinata positiva dopo sell off precedente seduta, Milano a +1%

Mattinata positiva per le borse europee, dopo il sell-off di ieri, con il Ftse Mib che guadagna l’1% in area 25.818 punti. In rialzo anche il Dax di Francoforte (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+1%).

Le forti vendite di ieri sono state innescate dall’incremento dei rendimenti obbligazionari che ha alimentato i timori sull’inflazione. Il tutto mentre si intensifica la crisi del colosso cinese Evergrande. Il calo odierno dei rendimenti obbligazionari ha offerto una pausa agli investitori, preoccupati anche dalla crisi energetica e da una pressione sui prezzi che possa aggravare un contesto di già elevata inflazione.

Oltreoceano, negli Stati Uniti al centro delle attenzioni lo stallo sulla sospensione del tetto del debito, dopo che ieri nell’audizione al Senato Usa il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, e il Segretario al Tesoro, Janet Yellen, hanno messo in guardia sulle conseguenze di un mancato innalzamento del cosiddetto ‘debt ceiling’.

Secondo la Yellen, il Tesoro stima di esaurire le sue misure straordinarie se il Congresso non agirà per alzare o sospendere il limite del debito entro il 18 ottobre, data oltre la quale è incerto se gli Usa potranno continuare a rispettare gli impegni presi.

Spostando il focus sull’agenda macro odierna, la lettura finale di settembre dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Eurozona, stilato dalla Commissione europea, si è attestata a -4 punti, confermando la stima preliminare. L’indicatore di Fiducia dell’Economia per l’area euro è salito leggermente a 117,8 punti dai 117,6 punti di agosto (rivisti da 117,5), risultando di poco superiore al consensus (117 punti).  In Italia, i prezzi alla produzione industriale di agosto hanno segnato un incremento dello 0,4% su base mensile dopo il +2,5% di luglio.

Sul Forex, il cambio euro dollaro scende in area 1,1665 (Eur/Usd) e il dollaro yen a 111,30 (Usd/Jpy).

Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio dopo il rally delle ultime sedute, con il Brent (-0,6%) a 77,89 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 74,78 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta allo 0,81, con il relativo spread verso il bund tedesco a 102 punti.

Infine, a Piazza Affari, denaro su Interpump (+2,1%), Mediobanca (+1,8%) e Campari (+1,8%). In coda TIM (-1,2%).