Omer chiude il primo semestre 2021 con un valore della produzione consolidato pari a 27,4 milioni (valore in linea con le guidance presentate in sede di quotazione), quasi interamente ascrivibile alla capogruppo Omer S.p.A. in quanto i dati della società controllata OMER North America Corp. sono stati consolidati soltanto a partire dalla acquisizione della stessa (31 maggio 2021).
Nel periodo in esame la società è stata impegnata nella prosecuzione dei contratti acquisiti negli scorsi anni, principalmente per i clienti Hitachi (progetti “Caravaggio”) e Alstom/Bombardier (progetti “Regio 2N”, “Movia C30” e “ReR”).
L’Ebitda, pari a 7,9 milioni, ha un’incidenza pari al 28,8% sui ricavi, leggermente superiore alla guidance indicata in sede di quotazione pari a circa il 27%.
Dopo ammortamenti e svalutazioni per 0,8 milioni, l’Ebit si è fissato a 7,1 milioni, con il relativo margine al 25,8% dei ricavi.
L’utile di esercizio è risultato pari a 5 milioni, dopo oneri finanziari sostanzialmente pari a zero e imposte d’esercizio stimate a 2,1 milioni senza considerare l’impatto del Patent Box..
A fine giugno 2021 il backlog è pari a 132,6 milioni, non prendendo in considerazione le opzioni future non ancora esercitate sui contratti acquisiti (“soft backlog”).
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è positiva per 3,4 milioni.
Il Gruppo prevede di poter proseguire il positivo andamento avviato nel primo semestre anche per la restante frazione del 2021, salvo ulteriori fermi produttivi connessi alla pandemia.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria la società è in grado di gestire i suoi fabbisogni di natura corrente nonché per il completamento degli investimenti in corso.
Elementi di criticità derivano invece dall’innalzamento dei prezzi di materie prime e semilavorati che, seppur attualmente non rappresenti un problema rilevante, potrebbero avere ripercussioni a partire dal 2022.
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