Mediobanca – Il patto detiene il 10% dopo entrata Monge e arrotondamenti

I soci di Mediobanca membri del patto di consultazione si muovono per compensare l’uscita della famiglia Benetton, che nei giorni scorsi ha dato l’addio al patto con il suo 2,1% del capitale per mantenere una posizione neutrale nella vicenda Generali. Si registrano un nuovo ingresso e la variazione delle quote di alcuni degli attuali aderenti.

L’assemblea dei partecipanti del patto, nell’ambito della consueta riunione chiamata a esaminare i dati di bilancio in vista dell’assemblea, ha infatti approvato l’ingresso del gruppo della famiglia Monge, che ha apportato l’1,09% detenuto (9,7 milioni di azioni) nel capitale di Mediobanca. Altri azionisti storici hanno poi arrotondato la loro quota.

Il gruppo Gavio, tramite Aurelia, nel periodo 8-19 luglio 2021, ha acquistato e apportato all’accordo 1 milione di azioni; la partecipazione di Aurelia, quindi, è salita a 4,3 milione di azioni (0,48% del capitale) e quella del gruppo Gavio a 6,9 milione di azioni (0,77%). Il gruppo Gavio è quindi salito complessivamente all’1,25 per cento.

Il gruppo Lucchini, lo scorso 27 settembre scorso, ha chiesto di apportare ulteriori 1,1 milioni di azioni di proprietà Gilpar (che fa capo alla famiglia). Contestualmente, Sinpar ha acquistato e apportato 173 mila azioni. La partecipazione del gruppo Lucchini è pertanto di 4,7 milioni di azioni Mediobanca, pari allo 0,53% del capitale (dal precedente 0,38%).

Vittoria Assicurazioni nel corso del mese di giugno ha acquistato e apportato all’accordo 1 milione di azioni, con la partecipazione salita a 2,2 milioni di azioni (0,25% del capitale).

Angelini Partecipazioni Finanziarie, nel corso del mese di settembre, ha effettuato operazioni di mercato su ulteriori 4 milioni di azioni (0,45%), che però non sono stati apportati al patto.

L’assemblea ha preso atto della disdetta ricevuta da Schematrentatre (Edizione), titolare di 18,6 milioni di azioni (2,1% del capitale sociale), avente efficacia dal prossimo 1° gennaio 2022. Per effetto di tale disdetta, salve altre variazioni, la percentuale rappresentata dall’accordo (che sarebbe scesa dal 10,73% all’8,63% del capitale si attesterà a circa il 10% del capitale.

La quota del capitale di Mediobanca conferita all’accordo di consultazione potrebbe salire ulteriormente da qui a fine anno, secondo quanto riporta Radiocor.

I soci già aderenti al patto hanno fatto capire di poter salire e potrebbero arrivare manifestazioni di interesse dall’esterno, aggiunge l’agenzia, sottolineando inoltre che c’è un 5% storicamente vicino al patto che di fatto è in appoggio dall’esterno”. riferendosi alle quote che fanno capo a Unipol, Vincent Bolloré, Diego Della Valle e Roberto Bertazzoni.

Nell’assemblea dei partecipanti tenutasi oggi, nel frattempo, il patto ha apprezzato i risultati di bilancio e dato supporto al piano, condividendo la strategia.

Non si sarebbe invece discusso del dossier Generali e delle richieste di modifica dello statuto arrivate dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio.