Mediobanca – Possibili cambiamenti nel patto di consultazione

Il patto di consultazione di Mediobanca potrebbe registrare nuovi ingressi e conferimenti di ulteriori pacchetti di titoli da parte di alcuni degli attuali soci in modo tale da riportare l’accordo a poco più del 10% del capitale e bilanciare l’uscita dei Benetton. Al momento non sono state manifestate altre volontà di uscita.

L’indiscrezione viene riportata da MF, secondo cui potrebbe fare il proprio ingresso nel patto la famiglia Monge, entrata circa un anno fa nel capitale dell’istituto di piazzetta Cuccia con una quota superiore all’1 per cento.

Ad oggi il patto raggruppa il 10,7% del capitale dell’istituto ma il peso è destinato a ridursi all’8,6% dopo che a fine anno diventerà efficace l’uscita di Edizione, la holding della famiglia Benetton, con il suo 2,1 per cento. Edizione ha già inviato la disdetta dell’accordo di consultazione.

Secondo quanto riporta il quotidiano, oltre al possibile ingresso della famiglia Monge, il patto potrebbe registrare ulteriori conferimenti di azioni da parte di alcuni dei membri attuali, in particolare delle famiglie Lucchini e Gavio.

In assenza di altre novità, il patto (che scade a fine anno) dovrebbe essere rinnovato automaticamente per un altro triennio.

Proprio oggi è prevista la riunione del patto di consultazione con all’ordine del giorno l’esame del bilancio 2020/21 di Mediobanca. Inoltre, si dovrebbe discutere delle ultime novità sulla governance dopo le proposte di modifica allo statuto arrivate dalla Delfin, la holding che fa capo a Leonardo Del Vecchio, primo azionista della banca con il 18,9% del capitale.

Nel frattempo, secondo rumor riportati da La Repubblica, Bnp Paribas, per conto di
alcuni clienti tra cui Axa, avrebbe agito da intermediario per l’operazione di prestito titoli sul 4,3% di Generali che Mediobanca ha sottoscritto la settimana scorsa, facendo salire la quota dal 12,93% al 17,22% dei diritti di voto in vista dell’assemblea del 2022 chiamata a rinnovare il cda della compagnia triestina. Il contratto di prestito titoli, secondo il giornale, dovrebbe avere un valore di 5-10 milioni.

Intorno alle 10:40 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dello 0,3% a 10,37 euro, mentre l’indice di settore viaggia sulla parità.