Nell’ambito delle discussioni per la potenziale acquisizione di Mps da parte di UniCredit sarebbe allo studio una cartolarizzazione sintetica su 11,8 miliardi di crediti classificati come “Stage 2” in capo alla banca toscana.
L’indiscrezione viene riportata da Reuters, secondo cui nell’ambito dell’operazione AMCO, controllata del Tesoro attiva nella gestione dei crediti deteriorati, si assumerebbe il rischio di prima perdita sul portafoglio sottoscrivendo le tranche junior e mezzanine, che potrebbero ammontare a 3 miliardi.
Suddetta eventualità è una delle ipotesi al vaglio e una soluzione definitiva su come eliminare i rischi del portafoglio per il compratore non è stata ancora trovato, con le trattative tra UniCredit e il MEF, primo azionista di Mps con il 64,2% del capitale, che dovrebbero accelerare solo dopo le elezione dei prossimi 3-4 ottobre.
Secondo l’agenzia, nell’ambito di un’eventuale cartolarizzazione, sarebbero in corso contatti con altri investitori, anche esteri, che affiancherebbero AMCO, garantendo in tal modo la partecipazione del mercato all’operazione e quindi il rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato.
AMCO ha avuto di recente accesso alla data room della banca senese, focalizzata sugli aspetti riguardanti i crediti deteriorati (potrebbe rilevare i 4,2 miliardi di Npe in capo a Mps) e crediti classificati come “Stage 2”, cioè crediti formalmente ancora in bonis ma che presentano segnali di un possibile rischio di prossimo deterioramento.
Nel comunicare i risultati semestrali, AMCO ha spiegato di essersi attrezzata per investire in crediti “Stage 2” attraverso cartolarizzazioni sintetiche dopo la modifica ad hoc dello statuto avvenuta in aprile.
Intorno alle 10:10 a Piazza Affari i titoli Mps cedono lo 0,1% a 1,09 euro, mentre le azioni UniCredit segnano un calo dello 0,5% a 11,44 euro. L’indice di settore sale dello 0,1 per cento.